Esordire all’Olimpico non è impresa facile per nessuno ma lui, Ivan Strinic, guerriero dal sangue croato non teme palcoscenici del genere e sfoggia una prestazione senza sbavature, guadagnandosi di diritto la medaglia di acquisto utile alla causa. Pronti via e nei primi 20 secondi di partita si ritrova subito a dover recuperare e spazzare via due palloni che potevano diventare pericolosi, allontanando così nell’immediato quella piccola punta di emozione normale per chiunque in un esordio. Sulla sua fascia di competenza si trova di fronte un brutto cliente come Antonio Candreva a cui si sovrappone Dusan Basta, uno dei terzini migliori del nostro campionato; il numero 3 azzurro tiene a bada entrambi senza esitare in alcun intervento e così i due laziali difficilmente riescono a servire palloni importanti in area di rigore.
Gli si potrebbe additare solamente la poca frequenza in fase avanzata, ma in una partita così sofferta non gliene si può fare una colpa. Nelle occasioni in cui si propone in avanti, però, dimostra di avere un mancino educato e niente male; sul finire del primo tempo, nel momento di massima pressione laziale, riesce anche ad andare alla conclusione con un destro dal vertice dell’area di rigore che impegna il portiere biancoceleste Berisha.
Nel post gara Rafa Benitez gli fa i complimenti per i 90 minuti giocati a dimostrazione della tanta fiducia che l’allenatore nutre nei suoi confronti. Il tecnico spagnolo può così vivere con tranquillità l’assenza di Ghoulam considerando questa nuova affidabile freccia che si è aggiunta alla sua faretra.
Articolo modificato 18 Gen 2015 - 15:18