Rafael Cabral sugli scudi, finalmente il portiere azzurro mostra tutto il suo carattere

Bene, benissimo Albiol, finalmente tornato un muro. Bene, il solito Koulibaly, tra chiusure stentoree e brividi improvvisi. Ottimo Strinic, il nuovo terzino sinistro, capace di dare sicurezza alla fascia già alla prima uscita. Bene il solito soldatino Maggio, capitano e lottatore, come nelle ultime gare. Insomma, il reparto difensivo, nella gara del Napoli a Roma contro la Lazio, è stato quasi perfetto. Per questo non bisogna dimenticarsi della prestazione di Rafael: il portiere, seppur non decisivo, si è fatto trovare preparato, sempre.

Urla Rafael, urla ai compagni che lasciano solo Cavanda. Poi esulta, quasi come fosse un gol, quando il terzino biancoceleste gli consegna la palla tra le braccia, sprecando la più ghiotta delle occasioni. Rafael prende tempo, ad ogni rinvio, prendendosi fischi dell’intero Olimpico. Rafael vive con pathos ogni azione, partecipa emotivamente alla manovra. Rilancia, a volte con insicurezza, ma mai dando segni di superficialità. Rafael para e gestisce l’intero reparto, come non l’avevamo mai visto fare prima.

Insomma, dopo Doha qualcosa è cambiato. Forse abbiamo finalmente trovato il portiere che ci serviva. Con margini di miglioramento spettacolari, e con il carattere che tutti chiedevamo. Benvenuto, Rafael Cabral.

Raffaele Nappi
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