Con la prestigiosa vittoria dell’Olimpico il Napoli ha concluso la prima parte del campionato: terzo posto insieme alla Samp, 33 punti (-9 rispetto alla passata stagione), secondo miglior attacco dietro la Juventus, undicesima miglior difesa dietro squadre come Chievo, Empoli, Genoa, Torino e Atalanta. Ecco, invece, alcune statistiche sul piano individuale.
PRESENZE – Con l’esordio (ottimo) di Strinic salgono a 23 i calciatori impegnati da Benitez in questa prima fase. Gli unici sempre in campo sono il portiere Rafael, il bomber Higuain e l’infaticabile Callejon. Tra i difensori Albiol (17) e Koulibaly (16), tra i mediani D.Lopez (16), tra le mezze punte Hamsik e Mertens (17)
MINUTI – Rafael ha giocato tutti i minuti (1809) finora. Andujar ha sporcato i guantoni solo contro il Bratislava e ieri contro l’Udinese. Dietro il brasiliano lo stakanovista di qualità Callejon (1652), l’altro iberico Albiol (1621) ed il Pipita con 1555 minuti. Buono anche il minutaggio di Koulibaly (1521) Maggio (1425), D.Lopez (1351) e Marekiaro (1202). Scarso il minutaggio di Mertens (800, ovvero 42 minuti a partita), Inler (746) e Zapata (331 minuti con 4 gol all’attivo: ottima media). Non resteranno nella mente dei tifosi i 152 minuti di Michu mentre lasciano ben sperare i 97 minuti (recupero compreso) del croato Strinic contro la Lazio.
TITOLARI, SOSTITUITI E SUBENTRATI – Il famoso cuscino di Benitez ha consigliato quasi sempre la coppia di difesa Albiol (17 volte dal primo minuto) Koulibaly (16) e Maggio (15) sulla corsia di destra tra i titolari. Nessuno dei tre giocatori è mai stato sostituito. A sinistra Zuniga nella prima parte di campionato (6), poi Goulham (10) e Britos (7) hanno superato il colombiano nelle gerarchie, fino all’arrivo di Strinic. In mediana D.Lopez titolare ben 13 volte nelle ultime 15 (sostituito appena 2 volte), Gargano gli fa da spalla negli ultimi tempi (9 volte nello starter eleven ma solo in 5 occasioni ha terminato la partita). Inler (8 presenze dal primo minuto) e Jorginho (7 gare dall’inizio e 7 a partita in corso) oggi sono delle alternative. In attacco gli inamovibili Callejon (solo una volta in panchina) e Higuain (solo 3 volte gli è stato preferito Zapata). Hamsik nelle 15 da titolare è stato sostituito 11 volte (nessuno in A come lui), De Guzman ha giocato solo 5 gare da titolare (solo con la Juve per 90 minuti), mentre Insigne ha lasciato il posto da titolare a Firenze quando per infortunio venne sostituito per la 7 volta su 9. Mertens, invece è il giocatore subentrato più spesso dalla panchina: 11 volte. Una curiosità: solo in due occasioni Benitez non ha sfruttato i 3 cambi a disposizione.
GOL – Dopo le difficoltà iniziali Gonzalo Higuain si è preso la vetta dei bomber azzurri raggiungendo la doppia cifra all’Olimpico (peccato per quei due rigori sbagliati e quello annullato ingiustamente con il Verona) e superando lo scatenato Callejon (9) di inizio anno. Le 4 reti di Duvan e le 3 di De Guzman hanno un peso specifico importante se ponderati ai minuti giocati mentre i 2 di Hamsik (3 considerando quello di Cesena) rappresentano un bottino magro rispetto allo score dello slovacco delle scorse annate. 1 solo gol, peraltro su rigore, del belga Mertens, così come quelli di Koulibaly, Insigne, Inler e Britos.
GOL = PUNTI – I 10 gol di Higuain hanno portato alla causa azzurra 6 punti: ovvero due, pesanti, vittorie (Fiorentina e Lazio) e due pareggi (Cagliari e Atalanta). La tripletta con il Verona (6-2) e la doppietta di Cesena (4-1) ai fini statistici non sono stati decisivi, così come lo splendido gol in rovesciata con la Roma (2-0). Più decisivo Josè Maria Callejon: i 9 gol segnati sono valsi 8 punti, frutto di 3 vittorie (Genoa, Torino e Sassuolo) e 2 pareggi (Palermo e Inter, doppietta). Inutile anche in questo caso il 2-0 alla Roma ed il gol al Verona. Incisivo anche De Guzman che ha messo lo zampino nella vittoria in extremis con il Genoa e nei pareggi pirotecnici con Empoli e Cagliari. Zapata invece ha segnato 4 gol, di cui 3 utile per raggiungere il pari con Palermo, Empoli e soprattutto Sampdoria (ininfluente il gol al Parma).
PRESENZE = PUNTI – In questa speciale classifica è stato considerato l’apporto dei calciatori ai fini del risultato (Esempio: in Genoa-Napoli, Hamsik, Callejon ed Insigne hanno lasciato il campo rispettivamente a DeGuzman, Mertens e Michu quando la partita era sull’1-1. Con le 3 sostituzioni il Napoli ha trovato il gol vittoria al 92’, quindi Hamsik, Callejon e Insigne hanno conquistato “virtualmente” 1 punto, i 3 che sono entrati hanno conquistato 3 punti visto che con loro in campo il Napoli ha vinto 1-0).
A parte il portiere, sempre in campo, Higuain è il calciatore con più punti alla causa (33), seguito a sorpresa dall’altalenante Mertens (32). Il belga, infatti, con il suo ingresso ha contributo alla vittoria con il Genoa, il Toro, la Fiorentina ed al pareggio con la Samp. Bene anche Callejon (31 punti), Albiol (29), Maggio (28) D.Lopez (27) e Koulibaly (25). Importante il bottino individuale di Henrique: nelle partite in cui ha sostituito o uno dei centrali o Maggio, il Napoli ha ottenuto 4 vittorie e 3 pareggi.
AMMONIZIONI/ESPULSIONI – Albiol il giocatore più ammonito (5), seguito da Maggio (4), Gargano (4), Jorginho (4) e Britos (4), mentre l’unica espulsione è quella di Koulibaly a Marassi contro la Samp. Nessun ammonizione per Insigne e Zuniga finchè hanno giocato e soprattutto Hamsik. Sorprende anche l’unica ammonizione di Higuain, spesso polemico con l’arbitro e di Callejon, nonostante i tanti minuti nelle gambe.
PALLE RECUPERATE – Britos ed Albiol hanno la media più alta di palloni recuperati a partita (rispettivamente 20,7 – 20,5), seguiti da un difensore (Koulibaly 19,3) e un mediano (D.Lopez 17,6). Importante, però sottolineare, come il croato Strinic sia partito con il piede giusto anche in questa statistica individuale portando a referto 23 palloni recuperati all’esordio in un campionato nuovo contro un avversario scomodo come Candreva (record di assist/minuti giocati in serie A per il laziale).
PASSAGGI RIUSCITI – A sorpresa comanda il brasiliano Henrique con l’81% di passaggi riusciti a partita. Sul podio il tanto contestato Inler 80,2% ed il criticato (tecnicamente) Gargano con il 78%. Media bassa per Higuain (53,8%), De Guzman (62%), Mertens (64%) e Callejon (66,3%) costretti però a passaggi precisi in zone di campo dove la pressione sul portatore degli avversari è maggiore rispetto a quella sui difensori.
TIRI IN PORTA – Zapata nelle poche presenze ha calciato in porta in media 4,4 volte a partita, Insigne 3,6, Mertens 3,4, Higuain ed Hamsik 3,1. Prova di meno il tiro Callejon (2,6) ma con maggiore precisione. Stesso discorso per De Guzman che prova la conclusione 1,3 volte a partita.
MEDIA VOTI – Prendendo in considerazioni i maggiori quotidiani italiani, il calciatore con la media voto più alta è a sorpresa Gargano (6,29), seguito da Duvan (6,18), Higuain (6,11) e Callejon (6,06). Sufficienza piena anche per Koulibaly (6,01). Pagelle negative per Zuniga (5.42), Henrique (5,49), Jorginho (5,58), Albiol (5,63), Britos (5,65) ed Hamsik (5,68). Una curiosità: nella Sampdoria Gabbiadini ha fatto registrare una media voti tra le più alte in Serie A (6,38).
Giuseppe Brillante