Una vera e propria battaglia, in pochi si sarebbero auspicati una tale sofferenza. I bianconeri, certo, già al Friuli si erano dimostrati un avversario ostico, ma questo Napoli-Udinese si è rivelato un vero e proprio thriller oltre ogni aspettativa, dove anche stavolta la lotteria dei rigori ha però garantito un lieto fine. Una sfida contraddistinta da una pioggia battente che ha spesso messo in difficoltà le geometrie azzurre. Una prestazione, quella del gruppo di Benitez, dove è emersa, nuovamente, l’importanza di un imprescindibile Gargano, dove Hamsik, Strinic, Mesto hanno sicuramente convinto. Un ottavo di finale, però, contraddistinto – come detto – da difficoltà inaspettate, alle quali ha posto rimedio un protagonista, anch’egli, fuori programma: Mariano Andujar. Il portiere argentino è il migliore in campo della sfida di stasera.
Saracinesca – Sicuro, convinto, consapevole dei propri mezzi. L’estremo difensore albiceleste ha tratto proprio da una gara difficile. complessa, l’occasione di porsi agli altari della cronaca. Praticamente incolpevole in occasione dei due goal della squadra di Stramaccioni ha praticamente garantito, grazie ad una serie di interventi efficaci, degni di nota sia stilisticamente che nella mera pratica, un passivo inferiore a quello che forse gli azzurri avrebbero meritato. I tentativi Konè, B.Fernandes, Thereau sono tutti impattati in una saracinesca trentunenne di Buenos Aires. La gran parata dal dischetto su Allan, con cui ha praticamente regalato la qualificazioni agli azzurri è il perfetto coronamento di una prestazione da incorniciare. Sicuro fra i pali ed in uscita, Andujar ha stupito i più scettici ed avvalorato, forse, la tesi di chi ne chiedeva notizie nel periodo di maggiori difficoltà di Rafael. Una prestazione che porta incisi i segni della sua immensa voglia di reclamare un maggiore spazio. L’ex portiere del Santos è il titolare indiscusso dell’undici partenopeo, e grazie alla fiducia di tecnico ed ambiente sta tornando su ottimi ilivelli. Il suo collega con il numero 45, dal canto suo, questa sera ha lanciato un segnale molto forte, da non trascurare.
Edoardo Brancaccio