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Jorginho scalpita alla ricerca della continuità, ancora luci ed ombre per il talentuoso mediano azzurro

Jorge Luiz Frello Filho, semplicemente Jorginho è il centrocampista che avrebbe dovuto cambiare la mediana del Napoli, con la sua vivacità e la visione di gioco intelligente e di qualità. Purtroppo però, nell’avventura all’ombra del Vesuvio, qualcosa è andato storto. Questione sicuramente di modulo, quel 4-2-3-1 che Benitez non abbandona mai e che ha sempre rappresentato un deciso spartiacque con il passato per l’italobrasiliano.

Il mediano infatti soffre ancora molto in fase difensiva: a Verona, nell’Hellas di Mandorlini era coperto da Hallfredsson e da Donati, assicurando proprio a Jorginho di poter impostare liberamente la manovra sacrificandosi di meno. Ha chiuso la parentesi veneta con 11 gol all’attivo, considerando però che era il rigorista della squadra, aggiungendo ben 9 assist. A Napoli, in un centrocampo a due, è tutto più difficile e quando viene a mancare la brillantezza di un giocatore come Hamsik che dovrebbe supportare la manovra in fase di impostazione, ne deriva una prestazione opaca degli stessi interpreti.

Ma la qualità di Jorginho è indiscussa e, quando supportato dai compagni e con i giusti varchi, riesce a fare davvero la differenza. Memorabile la partita contro la Roma in Coppa Italia la scorsa stagione, con un gol che mandò in finale i partenopei sotto gli occhi attenti di Diego Armando Maradona. Un inizio di stagione in corso difficile, turbolento, con tanto turn over sulle spalle. La prestazione con l’Udinese in Coppa lo scorso giovedì sera ha fatto però trapelare qualcosa: due rigori, precisi, angolati, senza lasciare scampo al portiere friulano ma anche qualche disattenzione in fase di impostazione e di ripiego che con sacrificio e lavoro non potrà che essere smaltita.

Il giocatore inoltre, ha sicuramente dalla sua parte l’età: è un classe ’91 di grande prospettiva, che non può che crescere ascoltando i saggi consigli di un esperto quale Benitez. Inoltre, ha sempre dichiarato di restare a disposizione del mister e della squadra, accettando senza remore ogni decisione. Napoli aspetta il suo centrocampista, magari proprio da lunedì per la sfida contro il Genoa. Per ritornare agli albori veronesi. Per portare il Napoli in alto.

Francesco Vassura

Articolo modificato 25 Gen 2015 - 11:29

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Scritto da
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