D’obbligo mettere un punto, dare un segnale importante ad una Serie A che ha un solo padrone e tante opportunità da cogliere, cercando, chissà, di raggiungere anche imprese ad oggi ancora da lasciare lì, tra quegli auspici dai quali mai discostarsi per davvero, mantenendo comunque i piedi ben saldi al suolo.
Napoli – Genoa ha visto il gruppo di Benitez conquistare tre punti pesanti, raggiunti con una prestazione solida, da squadra compatta, forte. Tre punti da grande squadra. A tratti ha sofferto, come da tradizione quando Gasperini giunge al San Paolo, ma ha meritato nel far suo una contesa che dà fiducia e certezze in crescita continua. Una prestazione positiva per tutto il collettivo partenopeo in quasi tutti i suoi interpreti, ma che ha visto un solista ergersi, ancora, su tutti. Un vero e proprio uomo guida, probabilmente al suo massimo in azzurro per continuità, incisività e capacità di caricarsi un’intera squadra sulle spalle. Gonzalo Higuain è il migliore in campo della sfida di stasera.
Parte in quinta, mostrando subito che la serata è quella giusta per chiudere il suo, breve, digiuno al San Paolo. L’occasione propizia si presenta al settimo, chiudendo con un tap in una ripartenza perentoria degli azzurri. Poi il solito spettacolo palla al piede e al servizio per la squadra. Palla in cassaforte e costanti giocate al servizio dei suoi compagni. Il pari di Iago Falque sembra poter, nuovamente, gettare i partenopei nel più classico dei pantani in cui troppe volte hanno annaspato quest’anno, ma il numero 9 azzurro è la liana al quale aggrapparsi prima di che manchi il respiro, il faro luminoso che accompagna la nave partenopea ad un approdo sicuro. Rigore guadagnato, realizzato e tre punti in più, lanciati verso un girone di ritorno da protagonisti. Con un Pipita così è giusto gettare il cuore oltre l’ostacolo, o almeno provarci.
Edoardo Brancaccio