LA SORPRESA – La visita di Benitez a Sant’Antimo ieri pomeriggio (Clicca qui per le foto) durante l’incontro tra Napoli e Palermo, ha spiazzato tutti. Che il tecnico spagnolo, da buon manager europeo, nutrisse un certo interesse per strutture e settore giovanile, capisaldi delle società lungimiranti, era cosa già nota, ma è la prima volta che un allenatore della prima squadra partenopea assiste ad una partita della Primavera. Un segnale importante.
OCCHIO AI GIOVANI – È arrivato alle 14,15, dopo qualche minuto dall’inizio della gara, accompagnato dal suo fidato preparatore atletico Paco de Miguel e il ds Riccardo Bigon. Penna in mano e inchiostro su carta. Appunti, foglietti, studio attento. Lo spagnolo ha esaminato con attenzione l’andamento del match, non fortunatissimo, che ha visto imporsi gli ospiti per due a zero. Alcuni osservati speciali: Luperto, Prezioso e Romano in primis ed anche l’attaccante Mattia Persano. Mancava Bifulco, la stellina degli azzurri, ma Benitez lo studia già da tempo.
STRUTTURE – Poi uno sguardo al centro. I campi, le palestre, le piscine. L’ex Liverpool è rimasto piacevolmente sorpreso dal complesso sportivo di Sant’Antimo. “Ha apprezzato tanto l’organizzazione, è rimasto a bocca aperta per la distribuzione dei vari campi e per tutte le nostre attività perché qui abbiamo anche palestre, piscine e campi di basket – ha spiegato a Radio Marte, Aniello Cesaro, presidente del Centro Sportivo – Non ha mai visto una realtà come questa, si è pentito di non esser venuto qui prima. Se dovesse proseguire a Napoli prenderà in considerazione il nostro centro”.
INDIZIO – E la visita è un indizio significativo per il futuro. Non una certezza sia chiaro, ma c’è la volontà di continuare o almeno di valutare la permanenza in azzurro.“Ne parlerò fra tre mesi dopo essermi confrontato con Bigon e il presidente – ha ripetuto a più riprese Benitez – valuteremo insieme tutto e decideremo”. Gli argomenti più caldi saranno il mercato, ma anche e soprattutto le strutture e il settore giovanile, due passi importanti per crescere. “Il calcio italiano deve puntare sugli impianto per dare un segnale ai giocatori che possono approdare”. Un messaggio chiaro, esplicito, non interpretabile diversamente. Ora la palla passa a De Laurentiis: fare il passo in avanti o rimanere nel limbo?
@AndreaGagliotti
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Articolo modificato 29 Gen 2015 - 13:18