E’ arrivato quasi in sordina, mentre tutti i riflettori erano puntati sull’arrivo di Manolo Gabbiadini. Il terzino mancino Ivan Strinic ha parlato poco e lavorato tanto in questo primo mese con la maglia azzurra ed ora, togliergli il posto da titolare, sarà un’impresa ardua.
CURRICULUM. I tifosi italiani l’avevano già conosciuto 2 anni e mezzo fa, agli europei di Polonia e Ucraina del 2012, quando, nella seconda partita del girone eliminatorio tra gli azzurri e la Croazia, servì l’assist al bacio per il gol del definitivo 1-1 di Mario Mandžukić. Strinic ha fatto la trafila di tutte le selezioni della Nazionale a partire dall’Under 15 e nonostante la giovane età (27 anni) con l’esperienza di Napoli è già arrivato a giocare in quattro paesi diversi. Le sue precedenti squadre sono state Le Mans 2 in Francia, Hrvatski Dragovoljac e Hajduk Spalato in Croazia e Dnipro in Ucraina, fino al club partenopeo.
“FALSO” VETERANO. Strinic è uno di quei giocatori che fanno le fortune dei propri allenatori. Il croato infatti, riesce ad interpretare alla perfezione la fase difensiva e non disdegna qualche discesa sulla fascia per arrivare al cross dal fondo, un vero e proprio jolly che opera da terzino mancino puro. Non è un caso che, nonostante fosse fuori da più di un mese dal rettangolo verde per un lieve infortunio, Benitez abbia deciso di buttarlo nella mischia subito in una partita fondamentale come quella contro la Lazio, riuscendo ad annullare uno degli esterni più forti del campionato come Antonio Candreva.
“PROBLEMI” DI ABBONDANZA. Nessuno si sarebbe mai aspettato un inserimento così veloce di Strinic all’interno dei meccanismi della squadra: le sue prestazioni sono sempre state di alto livello e, con il ritorno di Ghoulam dalla coppa d’Africa e l’imminente rientro di Zuniga, si creerà un piacevole grattacapo per Benitez che potrà contare su tre terzini di qualità che potranno ruotare strategicamente visti i numerosi impegni che aspettano gli azzurri prossimamente. Campionato, Coppa Italia e sedicesimi di Europa League alle porte ma la strada sembra ormai in discesa con un innesto importante e di qualità come quello di Ivan Strinic.
Renato Natella
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Articolo modificato 30 Gen 2015 - 15:01