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A Verona si riparte da Rafael, grande fiducia di Benitez per il brasiliano e per una difesa da rimodellare

” Giocherà Rafael insieme ad altri dieci giocatori azzurri” Quante volte Rafa Benitez ha pronunciato questa frase in conferenza stampa pre partita, rinnovando la sua stima e fiducia nei confronti dell’estremo difensore brasiliano, che si conferma tra i fedelissimi del tecnico spagnolo. Una condizione acquisita nel tempo e che vede il suo picco massimo a Doha, quando il ventiquattrenne è stato protagonista di un match indimenticabili, neutralizzando il rigore che ha regalato poi la vittoria della Supercoppa al suo Napoli. Una soddisfazione non da poco, la conferma che può essere decisivo e di un carattere ritrovato, prendendo per mano un reparto da sempre croce e delizia del club all’ombra del Vesuvio.

IL TOUR DE FORCE. Tre gare in sette giorni per gli azzurri e tutte alquanto importanti: Chievo ed Udinese in campionato, Inter in Coppa Italia per un mercoledì di grande spettacolo. E’ previsto il solito turn over tra Rafael ed Andujar, per dare minutaggio ed una ghiotta chance anche al portiere argentino. Quest’ultimo infatti, si è confermato sugli scudi non solo nell’ultimo match di Europa League ma soprattutto nella gara di Coppa Italia contro l’Udinese, parando il rigore finale ma palesando per tutta la gara esperienza, carattere e precisione. Insomma, due portieri molto diversi ma entrambi importanti, pronti a fare della porta azzurra un vero e proprio bunker all’inseguimento della Roma.

IL DATO IN TRASFERTA. Un occhio particolare però va a tutta la difesa azzurra, che andrà rimodellata sin da domenica con la defezione per squalifica di Koulibaly. Al suo posto, varie chance per Benitez, che impiegherà molto probabilmente Henrique o Britos, valutandone la condizione fisica. Il brasiliano infatti, in settimana è stato fermato da un affaticamento muscolare ma dovrebbe recuperare senza affanni per domenica. Un dato però fa riflettere: nelle prime gare del 2015, i partenopei hanno gestito molto meglio il reparto arretrato nei match in trasferta rispetto a quanto fatto al “San Paolo”. Solo una rete infatti subita lontano dalle mura amiche e ben sei a Fuorigrotta, con un trend assolutamente da migliorare quanto prima. Nonostante ciò però,, i miglioramenti del reparto tutto sono sotto i riflettori, qualunque sia il quartetto di partenza.

Insomma, a Verona per conquistare l’intera posta in palio e soprattutto per palesarsi ancora compatti e precisi, arginando le folate di Pellissier e compagni. Toccherà come sempre a Rafael trascinare il reparto più arretrato, confermando un Napoli bello, attento e vincente.

Alessia Bartiromo
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redazione