Era arrivato a Napoli nell’ombra, contestato con veemenza dalla piazza che si aspettava ben altri nomi per il centrocampo. Oggi, invece, rappresenta una pedina fondamentale nello scacchiere di Benitez. Ed è riuscito anche ad ingraziarsi la benevolenza dei tifosi con prestazioni di cuore e corsa. È l’inaspettata storia di David Lopez.
Andiamo con ordine. Ambiente molto contrariato in estate per la cessione di Behrami all’Amburgo e la richiesta di un mediano di livello per il salto di qualità che non veniva accontentata. Tutte situazioni che non avevano minimamente addolcito la piazza, al contrario avevano contribuito a creare polemiche. Poi l’arrivo di questo semi sconosciuto giocatore dall’Espanyol. Un trasferimento che aveva suscitato non poca perplessità. Invece il centrocampista spagnolo ha saputo ritagliarsi il suo spazio, lavorando sodo e rispettando il ruolo assegnatogli dall’allenatore. 22 partite in stagione fin ora, con 1742 minuti all’attivo ed un assist, splendido, per il gol di Callejon a San Siro contro l’Inter. Poi tanta, tanta sostanza in mezzo al campo. Magari non avrà la cattiveria agonistica che aveva il centrocampista elvetico con il numero 85, ma è raro che prenda una decisione sbagliata.
È sempre al posto giusto e raramente esce fuori dalle righe. L’ideale per la mediana partenopea. Ha dimostrato di sapersi destreggiare con abilità sia accanto a giocatori di quantità che di qualità. In campionato è dal match al Ferraris contro la Sampdoria che gioca tutti i 90’ di gara. Da vero stacanovista. In più, secondo i dati riportati dal Corriere dello Sport, è il miglior passatore della squadra, con 940 passaggi completati, nonché secondo miglior giocatore nei contrasti, alle spalle di Koulibaly. Una vita da mediano allora, finora davvero ben spesa.
Contro il Chievo, nel prossimo turno di campionato, toccherà di nuovo al mastino spagnolo che farà coppia con il rientrante Walter Gargano. Sostanza, cuore e sacrificio al servizio della squadra.
Francesco Vassura