Domani alle 15 il Napoli sarà di scena a Verona sul campo del Chievo, eppure la società partenopea non perderà di vista il mercato, soprattutto quello in uscita. Sono due i calciatori da piazzare prima del gong che il 2 febbraio, alle ore 23, sancirà la chiusura delle trattative di mercato. Ecco allora che partono le svendite: in uscita ci sono Uvini e Radosevic, rientrato dal prestito al Santos il primo, mai al centro del progetto di Benitez il secondo. Due giovani di belle speranze che avrebbero dovuto crescere a Napoli, e che invece si sono rivelate due promesse mai mantenute.
IL NUOVO GATTUSO. Josip Radosevic arrivò a Napoli nel gennaio di due anni fa, prelevato per due milioni di euro dall’Hajduk Spalato. Primi sei mesi trascorsi con la Primavera di Saurini, poi il grande salto in prima squadra, che l’ha visto collezionare 8 spezzoni di gara più un match da titolare lo scorso anno, e appena nove minuti durante questa stagione. “Potrei dire che è il nuovo Gattuso. Si tratta di un giovane che ha già giocato nella Nazionale croata, in una partita molto importante per le qualificazioni mondiali” aveva dichiarato il suo agente, Tonci Martic, lo stesso che assiste Strinic, poco prima del suo arrivo all’ombra del Vesuvio. Premesse davvero ottime per il mediano croato, che però in due anni non è mai riuscito a maturare e ad imporsi a grandi livelli. Due sono gli scenari che potrebbero delinearsi per il suo prossimo futuro: la cessione in prestito in Serie B, Crotone su tutti, dopo che lo stesso croato ha rifiutato il trasferimento al Varese, oppure la cessione a titolo definitivo al Rijeka, destinazione gradita al giovane centrocampista. L’ultima ipotesi risulterebbe però una sorta di fallimento per la dirigenza partenopea, che spesso in questi anni ha messo sotto contratto diversi giovani che hanno deluso le attese. Radosevic potrebbe presto entrare a far parte di questa lista.
DIFENSORE VERDEORO. Lista in cui sta per essere annesso anche Bruno Uvini, difensore 23enne appena rientrato dal prestito al Santos, squadra in cui ha militato nel corso dell’ultimo anno e con cui ha raccolto appena 14 presenze, complice anche un infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi di gioco per alcuni mesi. Quando il Napoli lo tesserò nel 2012, Uvini aveva all’attivo appena otto presenze al San Paolo e un prestito di sei mesi al Tottenham, squadra con cui non riuscì mai a mettere piede in campo. A convincere la dirigenza partenopea della bontà dell’acquisto furono le sedici presenze accumulate con la maglia verdeoro del Brasile under 20, con cui aveva vinto il Sudamericano e il Mondiale contro i pari età, e la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra. Predestinato a far parte presto della Nazionale maggiore allora allenata da Mano Menezes. Premesse che non bastarono a convincere Mazzarri prima e Benitez poi. Per lui appena due presenze in maglia azzurra in oltre un anno e mezzo, prima del prestito al Santos. Uvini è ora pronto a cambiare maglia: sulle sue tracce c’è stato il Palmeiras, ma la trattativa non si è mai concretizzata. In pressing ora c’è il Palermo, che potrebbe portarlo in Sicilia prima del gong di chiusura del mercato.
ETERNE PROMESSE. Le due meteore lasceranno dunque Napoli prima del due febbraio, giorno di chiusura della sessione invernale di calciomercato. Per loro si aprono nuovi scenari, all’estero come in Italia, in prestito oppure a titolo definitivo. Il nuovo Gattuso è pronto a ripartire dal Rijeka, mentre il difensore destinato alla Nazionale potrebbe accasarsi in Sicilia. Due promesse mai compiute che saranno ricordate come tali dai tifosi partenopei.
Vittorio Perrone
(@pervi97)