Rafa Benitez ai microfoni di Mediaset ha rilasciato dichiarazioni importanti dopo la vittoria contro il Chievo a Verona. Eccole, catturate da Spazio Napoli:
“Gabbiadini? Ho visto ora il preparatore atletico ed è stato bravissimo a metterlo in condizione per giocare bene oggi. Manolo è un giocatore importate che può fare tanto per noi. Partita difficile perchè abbiamo sbagliato tante ripartenze contro una squadra che ha giocato alta e pressato forte.
Nelle ripartenze sbagliamo tanto ma credo che abbiamo creato tanto per segnare il secondo gol. Nostro obiettivo è la prossima partita. Prossimo appuntamento contro l’Inter in coppa in una partita secca.
Accesso diretto alla Champions e mia permanenza qui? Mi aspettavo questa domanda ma attendiamo qualche mese. Parole di commiato ieri? Qualcuno mette le virgole qui e lì per capire quello che vuole. Io voglio fare il meglio per questa squadra, comprare i giocatori forti, mettere al meglio gli uomini in campo e provare a vincere tutte le partite per arrivare più in alto possibile. Secondo posto ma anche primo anche se è difficile.
La squadra mi segue? Io provo a vincere tutto, qualche volta non si può. Feci un contratto con il Chelsea pur sapendo che a fine anno sarebbe arrivato qualcun altro. Arrivammo terzi e vincemmo in Europa. Qui in Italia sembra che se non hai un contratto è la fine del mondo. Non c’è nulla invece.
Errori in difesa? Quando qualcuno viene a vedere i nostri allenamenti mi dice che facciamo molto lavoro tattico, può non sembrare è così. L’unico modo per migliorare è lavorare tanto e sempre di più. Analizziamo ogni singolo per capire e trovare le soluzioni ai problemi. Ogni cultura è diversa ma devi avere un’idea, qui sembra che quando non cambio modulo non capisci di tattica. In Inghilterra quando Mancini cambiava modulo tutto rimanevano basiti. Ogni cultura è differente.
La mia calma? Mi arrabbio ma devo controllarmi. Proviamo a parlare con tutti i giocatori. De Guzman lo tartassiamo con la parola specchio specchio specchio. Ma deve migliorare davanti alla porta, la sua bravura è trovarsi lì”.