Quando Walter Gargano è arrivato in ritiro a Dimaro quest’estate, nessuno credeva alla sua riconferma ed anche lui, forse, si chiedeva soltanto quale sarebbe stata la prossima maglia da indossare. Ma il calcio è imprevedibile ed il suo impegno, la serietà professionale e la caparbietà lo hanno rilanciato prepotentemente nelle gerarchie di Benitez proiettandolo subito tra i titolarissimi, rendendolo insostituibile per caratteristiche tecniche ed intelligenza tattica.
EX ESUBERO Doveva riscattarlo l’Inter un anno fa e non tenne fede alla parola data a De Laurentiis. Doveva poi tenerlo per un’altra stagione il Parma ma preferì non esercitare l’opzione per motivi economici. Così Gargano s’era aggregato al Napoli per il ritiro estivo rientrando nella lista degli esuberi, alle prese tra una riconferma da conquistare ed un mercato che incombeva. Un futuro in bilico, finché Benitez, in vista dei preliminari di Champions, non realizzò che un centrocampista con quelle caratteristiche mancava in organico e volle trattenerlo. Gli parlò a quattr’occhi, lo impiegò nelle amichevoli ed infine con l’Athletic Bilbao, ripagato con una buona prestazione dell’uruguaiano.
INIZIO DIFFICILE L’inizio di stagione però non è stato dei più semplici, e nonostante le buone prestazioni una minoranza di tifosi napoletani lo contestava ancora per alcune frasi d’amore dette all’inizio della sua avventura con l’Inter. Non era facile trasformare quei fischi in applausi, soprattutto con un San Paolo ostile ma nella partita casalinga contro il Palermo arriva la svolta. “El Mota” è il migliore in campo, prende per mano la squadra, ancora sotto shock per l’eliminazione ai preliminari di Champions e gioca novanta minuti con un’intensità incredibile, impreziositi da giocate di qualità, con pressing a tutto campo.
LA RIVINCITA Alla vigilia di una gara importante proprio contro quell’Inter che non ha saputo valorizzarlo e che lo ha lasciato andar via con troppa facilità, Benitez rimarca l’importanza dell’uruguaiano con queste parole: “Gargano ha fatto benissimo in questi mesi che è stato qua. E’ carico e ha la mentalità giusta, deve dare una mano ai compagni in campo col suo atteggiamento e con la sua maniera di capire il calcio. Questo è importante per questo tipo di partite”. Parole che lo incoronano indiscusso leader dentro e fuori al rettangolo di gioco: Gargano si è guadagnato la stima di staff, compagni e tifosi migliorando sotto tutti i punti di vista. Adesso però, dovrà continuare ad essere d’esempio trasmettendo al Napoli grinta, carattere e la sua proverbiale generosità in campo che alla fine paga sempre.
Renato Natella
Articolo modificato 3 Feb 2015 - 14:54