Giocarsela su tutti e tre i fronti. E’ questo l’obiettivo del Napoli nel 2015, un anno partito benissimo per la compagine azzurra, con sei vittorie e una sconfitta in sette gare ufficiali. Un bottino decisamente apprezzabile, che porta la società azzurra a compiere determinate riflessioni sugli obiettivi stagionali. Il Napoli, ricordiamolo, è ancora in corsa su tutti i fronti: la corsa al secondo posto che vale l’accesso diretto alla prossima Champions League, la vittoria della Coppa Italia e quella – perché no? – dell’Europa League.
PERCHE’ CREDERCI. Le tre vittorie di fila in campionato, che hanno notevolmente avvicinato il Napoli al secondo posto e l’accesso alle semifinali di Coppa Italia spingono il Napoli ad affrontare con grande carica e motivazioni ogni gara disputata. Vincere anche per i tifosi, che finalmente sono tornati a popolare il “San Paolo”, che nella prima parte di stagione ha inanellato una serie di record negativi in fatto di presenze sugli spalti. Finalmente la musica è cambiata e la svolta coinvolge anche i tifosi, ambiziosi grazie alle recenti vittorie della propria squadra. Approfittare del momento negativo della Roma e battere la Lazio alle semifinali di Coppa sono i due obiettivi principali. Almeno per quanto riguarda l’Italia. In Europa infatti molto si deciderà nelle prossime settimane, precisamente nel doppio confronto contro il Trabzonspor. Gli impegni ravvicinati non spaventano Rafa Benitez, sempre abile nel far ruotare i calciatori a disposizione. Il turn over sarà infatti una delle armi più preziose a disposizione della squadra partenopea e il fatto di essere coperti in ogni reparto risulta essere un altro motivo per credere alla conquista dei tre obiettivi stagionali.
PIEDI PER TERRA. Una valutazione più realistica porta a credere che il Napoli visto nella prima parte di stagione, specie contro le piccole, non sia abbastanza maturo per compiere una rimonta del genere ai danni della Roma e per puntare alla vittoria di una competizione europea. Servirà il Napoli visto nelle ultime uscite. E quindi? Continuità, quella che raramente si è vista all’ombra del Vesuvio ma che ultimamente è diventata una caratteristica basilare della squadra di Benitez. Continuità, ma anche umiltà, consapevolezza dei propri limiti. Piedi per terra, insomma.
OBIETTIVI SOCIETARI. La priorità, si sa, è l’accesso alla Champions League. Se arrivasse la sesta Coppa Italia della storia azzurra non sarebbe certamente un male, ma è chiaro che l’obiettivo primario è ritornare nell’Europa che conta, sfumata ai preliminari lo scorso agosto. Tornare in Champions sarebbe la dimostrazione che la sconfitta patita dall’Athletic Bilbao è finalmente un ricordo – seppur triste – abbandonato in soffitta. Dicevamo, tornare in Champions: ma tramite quale via? La vittoria dell’Europa League sarebbe quella più prestigiosa e complessa ma meno redditizia, poiché porterebbe nelle casse azzurre poco più di dieci milioni, a differenza dei trenta che deriverebbero dall’accesso diretto tramite piazzamento in campionato.
FUTURO DA DECIFRARE. “Pensare partita dopo partita” è un motto diffuso nella filosofia di Rafa Benitez. Sin prisa y sin pausa, insomma. Fare programmi a lungo termine non è tipico dell’allenatore iberico. E allora risulta inutile, agli esordi del girone di ritorno, pensare già a quello che succederà a maggio. Crederci non è un reato, questo è vero. L’importante è non sottovalutare alcun impegno, ed essere consapevoli dei propri mezzi ma anche dei propri limiti. In questo modo tutto risulterà più facile.