Nel bene o nel male, nonostante tutte le critiche, il capitano azzurro Marek Hamsik ha risposto sul campo, sebbene a volte con qualche difficoltà di troppo. Centrocampista, certo, ma con il vizio del gol. Che sicuramente, a differenza di altri, male non fa. In campionato è arrivato a 265 presenze condite da 70 gol. Per presenze in campionato è il quinto di sempre della storia azzurra, mentre mette nel mirino Bruno Gramaglia, scomparso nel 2005, che è fermo a 273.
Il centrocampista slovacco inoltre è ad un gol dal grande Josè Altafini, che in campionato realizzò 71 reti con gli azzurri. Il diciassette con la cresta molto probabilmente giocherà contro l’Udinese e cercherà di raggiungere l’attaccante diventato poi famoso nelle sue telecronache per la frase “Incredibile, amici!”. Senza dimenticare che Careca è a 73.
Insomma, Hamsik indubbiamente già è nella storia, ma è difficile pensare che, osservando queste statistiche non gli venga la voglia di raggiungere quei giocatori che hanno fatto la storia di Napoli. Il talento non gli manca, serve la continuità. Senza dimenticare che un ex giocatore l’ha definito così: “Hamsik è il mio erede. È il calciatore che per caratteristiche e per modo di giocare più si avvicina a me”. Queste le parole di Pavel Nedved, che tra l’altro ha vinto nel 2003 il pallone d’oro. Non proprio l’ultimo degli arrivati.
Francesco Vassura
Articolo modificato 7 Feb 2015 - 12:00