E’ iniziato con il botto il 2015 del Napoli, con sette vittorie in otto partite ufficiali. L’unica sconfitta, quella contro la Juventus, è stata seguita da un filotto di vittorie che ha consentito all’ambiente di dimenticare in fretta la debacle contro i bianconeri. Ultima in ordine di tempo la vittoria ai danni dell’Udinese, uscita sconfitta per 3-1 dal “San Paolo”. Il momento positivo del Napoli è riassumibile con una sola parola chiave: continuità.
L’andamento singhiozzante ha caratterizzato il Napoli nella prima parte di stagione. La banda di Benitez non era mai riuscita a centrare tre vittorie consecutive prima dell’ultimo periodo, che ha visto il Napoli acquisire una discreta continuità. Nel gioco, nei risultati, che testimoniano la crescita di un gruppo sempre più competitivo e unito, e anche in fatto di presenze sugli spalti. Erano infatti in quarantamila a popolare i sediolini del San Paolo contro l’Udinese, mentre per sfide dello stesso calibro, circa un girone fa, l’impianto di Fuorigrotta superava a stento le 10 mila presenze.
Il segreto? Chiedetelo a Rafa Benitez. “Partita dopo partita. Pensiamo una sfida dopo l’altra. Palermo e poi Trabzonspor” ha dichiarato il tecnico spagnolo, chiarendo di fatto i prossimi obiettivi del Napoli. Archiviata la vittoria contro l’Udinese, il primo diktat è quello di proseguire la marcia, sbancando il “Barbera” di Palermo, contro una squadra ostica e in odore di Europa. Vincere servirebbe per dare una carica ancora maggiore a un ambiente già di per se sulle stelle.
Un momento certamente positivo che ha preso vita, sempre secondo Rafa, da un luogo molto lontano. “La vittoria a Doha è stata importantissima per la fiducia della squadra”. Parole Sante. In effetti la conquista della Supercoppa, datata oltre un mese e mezzo fa, ha aiutato notevolmente l’ambiente a scrollarsi di dosso i lasciti di una prima parte di stagione fatta di alti e bassi. La vittoria contro la Juventus a Doha ha ristabilito un determinato equilibrio nella squadra di Benitez, ha “riportato la Chiesa al centro del villaggio”, per usare un’espressione cara a Garcia. Il quale, giusto per la cronaca, a Cagliari è stato salvato da un napoletano, il giovanissimo Verdi. Solo una piccola coincidenza che alimenta lo scontro tra Roma e Napoli, che terrà impegnati gli appassionati fino al termine della stagione. L’importante, per gli azzurri, è mantenere questa rotta.
Vittorio Perrone
Articolo modificato 9 Feb 2015 - 09:50