Le infrastrutture a Napoli sono una ferita aperta che non riesce a cicatrizzarsi, una nota dolente in una città che conosce tanti problemi. Spazionapoli.it, in un’inchiesta a più puntate, andrà ad analizzare le strutture sportive del capoluogo partenopeo, mettendo in risalto le caratteristiche, la storia e le carenze di molti impianti cittadini.
Oggi poniamo la nostra attenzione sul quartiere di Fuorigrotta, che non è solo stadio San Paolo. C’è la vergogna del Mario Argento, chiuso nel 1998 e ridotto ad un rudere; ancora il PalaBarbuto, un impianto che doveva essere temporaneo e che invece è diventato permanente, con tutti i problemi che si porta dietro dalla sua nascita; e per finire la piscina Scandone, che avrebbe bisogno di urgenti lavori di riqualificazione. Uno sguardo impietoso su un quartiere che, anche grazie ad altre strutture come lo zoo, Edenlandia e la Mostra d’Oltremare, potrebbe essere il cuore pulsante di Napoli. E che invece è ridotto in pessime condizioni.
A cura di Vincenzo Balzano e Gennaro Sgambati
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Articolo modificato 12 Feb 2015 - 00:14