Lev Jašin diceva: “Se non sei tormentato dopo aver fatto un errore, non sei un grande portiere. In quel momento, non importa quello che hai fatto in passato, perché sembra non avere futuro“.
Lev Jašin fu il portiere della Nazionale russa (all’epoca URSS) dal 1945 al 1967. Ritenuto dai più il miglior portiere di tutti i tempi nella storia del calcio; è stato l’unico a vincere il Pallone d’oro nel suo ruolo.
Ci piace iniziare così, con una citazione di un grande nel ruolo che a Napoli da ieri sera (e non solo da ieri) è il tormentone del momento. Rafael sì, Rafael no. Il portiere azzurro nonché verdeoro ha ieri sera mostrato, a detta di molti, tutta la sua inadeguatezza a difendere i pali della porta del Napoli.
Un fiume in piena la tifoseria azzurra oggi, e si sa che sarà così sino al prossimo incontro degli uomini di Benitez. Non nasce tutto ieri, in quel di Palermo. Quella di ieri sera è stato, semmai, solo un punto di rottura di un rapporto caratterizzato da diversi scricchiolii già negli ultimi mesi.
E’ vero, il portiere brasiliano ha più e più volte mostrato errori grossolani, attirandosi le critiche di tutti. Seppure i suoi errori sino ad oggi erano stati fortunatamente celati dai risultati positivi della squadra (vedi la sfida con l’Udinese al San Paolo), quello di ieri ha il rimbombo di tre punti importantissimi persi in un momento topico della stagione, quando la rimonta sulla Roma sembrava già cosa fatta ed il Napoli veleggiava a velocità di crociera.
Sia chiaro, la sconfitta del Barbera non è solo colpa dell’estremo difensore brasiliano, ma il suo goffo errore ha dato il via libera alle folate offensive degli uomini di Iachini, guidati da un ragazzetto argentino che è sembrato veramente venuto da chissà quale remoto pianeta.
Il Rafa-pensiero è stato però chiaro (o almeno sembra così), avanti con Rafael nonostante alle spalle ci sia un portiere, quale Andujar, che scalpita ed ha già mostrato in due occasioni le sue doti.
Il ruolo del portiere è in effetti il peggio che si possa scegliere quando si decide di fare il calciatore ed anche illustri colleghi del malcapitato Rafael Cabral sono incappati in brutte figure.
Non ultimo Diego Lopez (ex Real Madrid ed attuale Milan) navigato portiere spagnolo, che nel pomeriggio ha regalato una rimessa con i piedi all’Empoli per poi essere espulso sulla successiva azione toscana.
Il portiere azzurro va difeso, incoraggiato ed anche fatto riposare in qualche occasione e se ce ne dovesse essere la necessità. Un patrimonio della SSCNapoli, un ragazzo giovane che ha le potenzialità per diventare un campione assoluto ed il portiere partenopeo per i prossimi dieci anni.
Non dimentichiamo che i suoi 24 anni stonano se confrontati con le primavere di Buffon (37), Handanovic (30), Diego Lopez (33), De Sanctis (37), Marchetti (32) e chi più ne ha più ne metta.