Quanto sono mancate le doti di Gargano dal primo minuto, l’uruguaiano è sempre più indispensabile in mezzo al campo

Indubbiamente la peggior prestazione nel 2015 del Napoli. Quella di Palermo è stata una debacle totale per gli azzurri che, dopo la rete subita per lo sciagurato errore di Rafael, sono stati completamente assenti e non hanno saputo mostrare una reazione decisa.

Iachini ha preparato molto bene il match ma c’è stato un fattore che è subito balzato agli occhi di tutti: l’insufficienza degli azzurri in mezzo al campo. La mediana è stata infatti terra di conquista della formazione rosanero che con uomini di forza e sostanza, ha praticamente comandato il gioco ed è stata micidiale nelle ripartenze con Dybala e soci. Proprio sui contropiedi della squadra di casa il Napoli è andato particolarmente in sofferenza, questo perché David Lopez e Jorginho avevano nettamente un passo inferiore rispetto agli avversari. Imbarazzante come l’ex Verona sia stato annichilito da Barreto e Rigoni e di come Quaison lo abbia saltato, proprio sugli sviluppi di una ripartenza, consentendo così a Dybala e Vazquez di confezionare la seconda rete.

È andata leggermente meglio quando nella ripresa Benitez è corso ai ripari ed ha inserito Gargano. L’uruguaiano è diventato ormai insostituibile: ha un passo veloce, un dinamismo costante e la personalità per provare a dare una scossa ai compagni. Rispetto alla sua prima esperienza in azzurro, il “Mota” ha imparato anche a smistare il pallone al compagno più vicino, o al massimo sull’esterno, invece di provare quel passaggio filtrante che diventava nove volte su dieci preda dei calciatori avversari.

Se c’è qualcosa da imparare da questa pesante sconfitta forse è proprio quanto Gargano sia diventato importante, addirittura indispensabile, per la squadra. Né Jorginho né Inler riescono a dare la giusta copertura alla difesa e lo stesso David Lopez va in difficoltà quando al suo fianco gioca un compagno dal passo compassato come lui. Pensare che però l’uruguaiano possa giocare tutte le gare è impossibile. Spetta a Benitez trovare le giuste soluzioni, per un tour de force che è iniziato nel peggiore dei modi.

Pasquale Giacometti