Il centrocampista del Napoli David Lopez ha rilasciato un’intervista diariolagrada.com, dove racconta la sua scelta di lasciare l’Espanyol e le sue prime impressioni con la maglia azzurra. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli.it: “Avrei voluto continuare un altro anno con l’Espanyol, lì mi sentivo a casa e il progetto era portato avanti da persone che consideravo di famiglia. Ma alla fine il club aveva bisogno di una cessione importante ed io ho avuto la chiamata di un top club europeo come il Napoli a cui è impossibile dire di no. La mia intenzione era quella di dare tutto per l’Espanyol, con quella maglia sono cresciuto come calciatore e come persona, ho avuto la possibilità di esordire in Liga e di avere continuità. Ora sono felice al Napoli, ho cinque anni di contratto e la possibilità di avvicinarmi ad una nuova cultura, giocare un nuovo campionato ed esprimermi anche a livello europeo. Con la maglia azzurra ho vinto la Supercoppa italiana contro una squadra fortissima come la Juventus, eppure lascerò sempre aperta la porta per un ritorno all’Espanyol”.
“Sono arrivato a Napoli in un momento difficile, la squadra era stata eliminata dalla Champions League e i tifosi si aspettavano giocatori importanti come ad esempio Mascherano. Ho dovuto lottare contro le critiche dei media ma sono andato avanti, in particolare grazie al sostegno di mia moglie Andrea che mi è sempre stata vicino. Poi tutto è andato per il verso giusto; abbiamo vinto la Supercoppa, abbiamo raggiunto il terzo posto in campionato ed ora affronteremo il Trabzonspor in Europa League”.
“I compagni di squadra mi hanno aiutato molto ad integrarmi in rosa e in questa splendida città. Molti giocatori parlano lo spagnolo o lingue simili; abbiamo un insegnate di italiano ma tra di noi parliamo spagnolo, tranne nei colloqui nel pullman, dove si parla solo italiano. Nel complesso mi piace tutto della città soprattutto il cibo. In stadi come il San Paolo, San Siro, Olimpico l’atmosfera e la pressione della folla sono incredibili, vale la pena viverli. A Napoli per esempio la gente vive per il calcio, se ne parla per strada, nei bar, nei ristoranti; è un argomento onnipresente”.
“Spero che un giorno possa ottenere la chiamata della Nazionale spagnola; nella mia posizione ci sono giocatori fantastici e fenomenali. Sarà difficile, ma io mi batterò per raggiungere questo obiettivo”.