Assalto all’Europa League, Benitez sa come si fa: vincerla quest’anno vale di più

Tornano le coppe europee e il Napoli è pronto a riscattare la brutta prova di sabato sera a Palermo per riprendere fiducia e quella continuità di rendimento che si stava raggiungendo nelle ultime gare.

NUOVA REGOLA – In estate, dopo l’eliminazione nei preliminari di Champions League a Bilbao, la delusione era tangibile e gli altalenanti risultati di inizio stagione ne erano lo specchio più fedele. L’Europa League è stata sempre considerata una coppa di “serie B” ma da quest’anno, grazie alle nuove norme UEFA, le cose potrebbero cambiare. La principale novità, in vigore dall’edizione 2014-2015, riguarda l’accesso in Champions League per la vincitrice dell’Europa League: a essa verrà riservato un posto nel turno preliminare con, tuttavia, il privilegio di poter accedere direttamente ai gironi qualora i detentori della Champions, come spesso accade, si siano già qualificati a tale fase tramite il piazzamento nel proprio campionato nazionale. Un’ottima notizia per il Napoli che potrebbe sfruttare questa “porta secondaria” per accedere ai gironi di Champions, qualora l’obiettivo secondo posto non venisse raggiunto.

BENITEZ ARMA IN PIU’ Se c’è un vantaggio che il Napoli può sfruttare rispetto alla concorrenza europea, questo è sicuramente rappresentato da Rafa Benitez: nessuno ha l’esperienza e il palmares dell’allenatore spagnolo. Benitez ha già vinto l’Europa League due volte: nel 2004 con il Valencia e nel 2013 con il Chelsea, sa come gestire la pressione negli scontri diretti tra andata e ritorno e con la fame di trofei internazionali che ha una piazza come Napoli potrebbe creare una simbiosi decisiva per il raggiungimento di questo prestigioso trofeo.

La maledizione dell’Europa League, dunque, potrebbe rappresentare, paradossalmente, la svolta decisiva di questa stagione, già impreziosita dalla conquista della Supercoppa Italiana, e con la Coppa Italia ancora in ballo il Napoli è pronto a sferrare l’attacco alle coppe per riempire la sua bacheca e rendere giustizia alla sua storia.

Renato Natella