Azzurro Napoli Basket, parla coach Calvani: “Segnali positivi dalla società, spero che il peggio sia passato ma navighiamo a vista”

Ha assunto delle tinte meno cupe e di certo più serene l’Azzurro del Napoli Basket. In una stagione travagliata ed estremamente altalenante, capace di passare dall’orlo del precipizio alla risalita in maniera repentina e imprevedibile, la squadra partenopea si è resa protagonista anche di letterali imprese. La vittoria di domenica, ottenuta contro Casalpusterlengo, con il roster rimaneggiato (alcuni tra i giocatori più rappresentativi, alle prime avvisaglie di problemi societari, hanno rescisso i loro contratti) ed altri in condizioni fisiche precarie (vedi Matteo Malaventura, sceso in campo con una mano fratturata), ha rappresentato un primo punto di svolta.

“Sicuramente abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità verso i nostri tifosi, ma anche verso gli avversari e il campionato.” Queste le parole di coach Marco Calvani, rilasciate ai microfoni di Repubblica.it.  “Lo stesso avevamo fatto contro Agrigento – ha proseguito il tecnico romano –  quando ci siamo presentati in campo e abbiamo lottato per 40 minuti, pur non essendoci mai allenati in settimana. A livello individuale ho cercato di essere una figura aggregante e di trasmettere alla squadra motivazioni ed energie in un momento di grande disagio. E ho trovato dentro di me risorse che non sapevo di avere. In carriera ho dovuto gestire sconfitte, vittorie, infortuni, ma mai mi era capitata una situazione simile.”

Sulla situazione societaria: “Mercoledì scorso abbiamo avuto un incontro con la società che ha assicurato di voler far fronte agli impegni che il venerdì precedente erano stati disattesi. Così il giorno dopo, alla ripresa degli allenamenti, ho parlato alla squadra. Ho usato toni duri, nella speranza di produrre un impatto emotivo forte sui ragazzi. Li ho invitati a non piangersi addosso, dicendo loro che potevamo vincere. E la squadra mi ha seguito”.

In seguito all’esaltante e storica vittoria contro Casalpusterlengo, Calvani ha voluto chiamare tutti i giocatori in conferenza stampa (LEGGI QUI): “Sì, meritavano la ribalta di quel momento dopo la grande prestazione offerta”.

Complessa la situazione attuale, quando le premesse erano state di tutt’altro tipo: “Prima di ogni potenziale contratto ci tengo a confrontarmi personalmente con chi vuole iniziare un percorso con me. Gli accordi stretti al telefono non mi piacciono. Ci siamo incontrati a inizio giugno e abbiamo parlato di tutto, tranne che della prima squadra. Al centro ho messo organizzazione, struttura societaria, valorizzazione dei giovani e rapporti con il territorio. La possibilità di lavorare con una dirigenza che aveva avviato un percorso importante mi ha convinto”.

Ma poi nel meccanismo qualcosa si è inceppato: “Il primo segnale preoccupante, anche se c’erano già state svariate avvisaglie, ufficialmente è arrivato quando l’azionista di maggioranza ha dichiarato di voler tirare il freno a mano perché i costi erano troppo elevati. A pochi giorni di distanza, in conferenza stampa, decisi di lanciare un grido d’allarme che è stato subito interpretato come un attacco alla società. In realtà volevo solo assicurarmi che gli impegni venissero mantenuti fino a giugno. Non si possono di punto in bianco mettere per strada venti famiglie. 

La società ha subito emesso un comunicato stampa smentendo ogni forma di disimpegno e allora ho pensato che quelle dichiarazioni fossero state figlie di un momento di sconforto e debolezza. Le difficoltà però sono aumentate sempre di più e non sono mancati momenti di attrito con la proprietà per via di promesse non rispettate.”

Situazione di incertezza che ha portato in molti a lasciare: “Se ho mai pensato di andare via? Sarei bugiardo se dicessi il contrario. Anch’io sono umano. Vivo di emozioni e sull’onda del disfattismo generale che si respirava ho pensato di andarmene. Sarei, però, stato scorretto con chi ho coinvolto personalmente in questa avventura. Non aver mollato neppure nelle difficoltà spero mi possa garantire un ritorno positivo tra gli addetti ai lavori. Magari in futuro qualcuno potrà pensare a me, anche in virtù della serietà che ho dimostrato”.

Dopo settimane di tensioni, il momento più complesso sembra ormai passato ma coach Calvani tiene alta la guardia: “Ci auguriamo di aver superato il momento critico. La società ha onorato una parte delle pendenze e la risposta che abbiamo dato tornando in campo è stata eloquente, ma meglio andarci con le molle. Si naviga a vista e dalla sera alla mattina tutto può cambiare radicalmente”

Antonio Allard (Twitter:@antonioallard1 )

 

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