Un’occasione troppo importante per gli azzurri. Un set ball che ingolosisce i partenopei in una sfida da monday night che di scontato ha ben poco.
Napoli vittorioso in settimana con il Trabzonspor in Turchia, ipotecando la qualificazione al prossimo turno. Sassuolo che ha sorpreso e continua a sorprendere tutti e non vuole fermarsi qui.
Partita spigolosa contro una squadra che gioca bene e plasmata alla perfezione dal tecnico Di Francesco. Gli azzurri non possono sbagliare con la Roma che ha ancora una volta rallentato, quasi ad incitare i partenopei alla sfida sino al fotofinish. Un sfida dal sapore particolare per Paolo Cannavaro, napoletano di nascita e di fede. Tanti gli anni al San Paolo da protagonista sullo stesso terreno per difendere la porta di Consigli.
Benitez ha fatto la sua scelta, Andujar per Rafael in porta. Il brasiliano viene risparmiato per una scelta pesante che farà discutere, ma che sembra la più plausibile in un momento topico della stagione e con la piazza pronta a fischiarlo alla prima indecisione.
Poca intensità – Squadre che si studiano per lunghi tratti. Napoli che fa girare la palla, Sassuolo che prova a ripartire e costringe gli azzurri a rinculare velocemente. Gli uomini di Di Francesco giocano bene e riescono spesso ad eludere il pressing partenopeo. Gli azzurri sono più pericolosi sui rilanci di Andujar (esaltato dal pubblico ad ogni rinvio) che su azioni manovrate. E’ Duvan che prova a mettere in crisi i difensori emiliani con la sua fisicità ma con scarsi risultati. Di Francesco perde i pezzi e dopo appena venti minuti deve sostituire Antei (per un problema al ginocchio) e l’ex Cannavaro, sostituito tra gli applausi da Bianco alla prima presenza stagionale. Difesa stravolta con Biondini costretto a fare il terzino sinistro, non propriamente il suo ruolo. Gli azzurri dovrebbero e potrebbero approfittarne, ma gli uomini in maglia jeansata sembrano in ritardo su tutti i palloni e spesso svogliati. Pecca in intensità la squadra partenopea, quella stessa intensità tanto cara al mister madrileno. Attendi il Napoli, si rende pericoloso il Sassuolo. E’ di Berardi la conclusione a giro al minuto ventotto che ha scarsa fortuna. Scampato il pericolo il Napoli prova a riorganizzarsi con Benitez che scambia spesso gli esterni con scarsi risultati. Hamsik e Callejon riescono a sbagliare più passaggi di quante palle tocchino, Gargano e Gabbiadini invece i più positivi. Si conta una sola conclusione azzurra nei primi quarantacinque minuti, troppo poco per avvicinare i giallorossi.
Un colombiano in più – Tutto Duvan. Un piccolo tesoretto, stipato in cassaforte e pronto per l’uso in tutte le occasioni. Protagonista assoluto del secondo tempo il colosso colombiano non si smentisce mai. Uno schiacciasassi che trascina tutto ciò che incontra e finalizza con solerzia. Eppure l’inizio del Napoli è ottimo ma con qualche timore. Ci pensa il solito Berardi a far rabbrividire i tifosi azzurri ancora con una conclusione a giro di poco a lato. Napoli che prende il possesso della sfera e chiude il Sassuolo nella propria area. Equilibrio allo stato puro finché non sale in cattedra il colombiano. Minuto sessantuno è per i difensori emiliani arriva il momento della resa. Duvan si trascina tutta la difesa dietro, ha il merito di crederci e la fortuna del rimpallo dopo la prima conclusione. Primo tempo abulico, secondo stratosferico. Galvanizzato il colombiano sembra un altro giocatore dopo la rete segnata. Benitez prova a cambiare un po’ le carte e sceglie Mertens per Gabbiadini. Non proprio chiaro il cambio del tecnico con Hamsik non al meglio della condizione e che meriterebbe il cambio. Rafa però ha ancora una volta ragione; è il capitano a firmare il raddoppio dopo una splendida sponda in area del solito Duvan e la sfida sembrerebbe psicologicamente chiusa. Ci pensa però l’arbitro Massa. Il fischietto di Imperia sceglie di ergersi a protagonista e lascia il Napoli in dieci. Fallo tattico a centrocampo di Mertens su Missiroli da giallo conclamato. L’arbitro con problemi daltonici ci vede un rosso e rischia di cambiare il match. Il Sassuolo a quel punto inizia a crederci e gli azzurri rinculano in inferiorità numerica. Ci pensa l’ottimo Koulibaly, una grande parata di Andujar e per poco Callejon non trova il terzo gol.
Vittoria color oro, tre punti da incorniciare contro un avversario ostico. Tre punti come quelli che mancano dai giallorossi.