La vittoria di lunedì contro il Sassuolo è stata fondamentale ai fini della classifica e fa salire alla ribalta vari protagonisti come Marek Hamsik e Mariano Andujar decisivi ai fini del successo sugli emiliani. Ma il vero protagonista del match è stato Duvàn Zapata, il colombiano è stato chiamato ad adempiere un’ardua impresa: sostituire, senza farlo rimpiangere, il Pipita Hguain.
Eppure Zapata non si è scomposto, ha giocato, ha lottato ed alla fine ha avuto ragione. Il calciatore sgraziato arrivato nello scorso mercato estivo è un brutto ricordo, sotto la guida di Rafa Benitez è cresciuto in maniera esponenziale. Nelle sue prime apparizioni in azzurro sembrava totalmente spaesato, male nella difesa del pallone, pochi i minuti concessi e ancor meno le reti siglate (a parte un importante gol realizzato al Marsiglia in Champions League). Poi la svolta. Nel finale della scorsa stagione Higuain si infortuna e il tecnico spagnolo lo testa con regolarità nelle ultime sfide di campionato, e i primi miglioramenti, anche dal punto di vista delle realizzazioni, si iniziano a vedere: 5 gol e 2 assist nelle ultime 6 giornate dello scorso campionato sono il biglietto da visita per strappare la conferma anche quest’anno.
Già 7, invece, i gol in questa stagione (5 in campionato e 2 in Europa League) in 882 minuti giocati, la media di un gol ogni 126 minuti. Se invece il dato viene circoscritto al solo campionato i numeri sono ancora più impressionanti, infatti in soli 407 minuti Duvàn ha siglato 5 reti (una ogni 81 minuti) e 2 assist, e non vanno dimenticati inoltre i 4 rigori conquistati dal colombiano. La vittoria con il Sassuolo porta la sua firma in calce, e non solo per la rete siglata ma anche e soprattutto per l’apporto che ha saputo dare alla squadra: ha fatto a sportellate con tutta la difesa avversaria, ha permesso ai compagni di rifiatare e di risalire, prezioso sui palloni alti sia in difesa che in avanti, l’assist per il raddoppio di Hamsik viene da una sua giocata personale ed infine la rete che ha sbloccato il match dove sembrava un vero e proprio ariete di sfondamento. Insomma un vero mattatore, a tratti devastante per come ha asfaltato Bianco ogni qual volta i due si confrontavano in un corpo a corpo.
Dunque possiamo finalmente celebrare la crescita di Zapata facendo i dovuti complimenti a chi lo ha preso, da emerito sconosciuto, e a chi ha saputo aspettarlo avendo piena fiducia delle sue capacità. Duvàn è la vera arma in più del Napoli di quest’anno, un’arma che la scorsa stagione agli azzurri avrebbe fatto estremamente comodo. Il passato è comunque alle spalle, i partenopei oggi guardano al futuro con più fiducia e con la consapevolezza che se mai Higuain dovesse aver bisogno di rifiatare, in panchina c’è un giovane pronto a sostituirlo al meglio. Duvàn Zapata, un vero bomber di razza.
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