Arriva in anticipo la Primavera in casa Napoli. Il freddo di Marzo e le ultime piogge della stagione hanno un sapore meno aspro, quando tra le fioriture di Castel Volturno sbucano fuori anche i superstiti del gruppo. Un inverno fermi ai box, fatto di malumori e lunghe terapie, differenziati e un rincorrersi di notizie. La verità è una e non può che far piacere: Insigne e Zuniga sono tornati.
INSEPARABILI – Il tour de force del Napoli procede a gonfie vele, fatta eccezione per la sconfitta deludente di Torino. Il Napoli mette in tasca la qualificazione agli ottavi di Europa League, pronto alla volta della Dinamo Mosca, portandosi con un piede già in finale di coppa Italia. Vola sulle ali dell’entusiasmo di Gabbiadini e del solito indispensabile Higuain. Non è certo il periodo migliore per i restanti esterni azzurri: nervoso Callejon, nel vortice dell’astinenza da gol; altalenante Mertens, che non garantisce l’affidabilità della scorsa stagione, così come De Guzman non sempre al massimo della forma. Scalda i motori, allora, il talento di casa. E’ pronto Lorenzo, immerso nella foga di potersi rendere utile quanto prima. Un calvario sofferto, iniziato nel match di andata con la Fiorentina, in cui rimedia la rottura del legamento crociato anteriore destro. Non si perde d’animo il gioiellino di casa Napoli, che segue la squadra dalla tribuna alla Curva, passando per bordocampo. Dal pranzo di Natale alla trasferta di Doha, non c’è momento in cui Lorenzo si assenti. La corsia sinistra sembra sentire la sua mancanza, così come la piazza e compagni stessi che, nonostante l’organico ampiamente fornito nel reparto avanzato, hanno atteso il grande giorno. La fumata bianca nella giornata di ieri, il rientro in gruppo in quella di oggi, pronto a calcare nuovamente il manto del San Paolo e riabbracciare il suo pubblico.
SEPARATI IN CASA – Dall’altro lato Camilo Zuniga, esule e sconsolato, lontano dai riflettori ma non dalle terapie. 8 le presenze nella passata stagione, nota poco lieta per Benitez e la sua banda. 7 quest’anno, prima che si fermasse nuovamente e lasciasse punti di domanda sulla sua avventura azzurra. La partenza con la Nazionale, un ginocchio sfortunato e l’ennesima infiammazione, che lo costringe a lasciare il terreno di gioco e a spingere i restanti terzini agli straordinari. Scongiurato l’intervento, il colombiano ha dovuto sottoporsi ad una lunga seduta di terapia con cellule staminali, supportata da freddi mesi di riabilitazione. L’arcano rimane tale – come la sua assenza nei numerosi impegni azzurri fuori dal terreno di gioco -, ma il ginocchio del povero Camilo, si spera, smetta di giocare brutti scherzi. E mentre Insigne torna in campo, Camilo abbraccia il professor Castellacci, che ha rimesso in sesto la sua gamba, oltre che il suo umore.
E allora non ci resta che attendere: sono arrivati i rinforzi, sorridi Napoli.