Questa sera allo stadio “San Paolo” andrà in scena Napoli-Inter, una sfida tutt’altro che banale dove a contendersi la vittoria e fare la differenza saranno in particolar modo i giocatori più forti, carismatici e con tanta voglia di vincere. Tra i protagonisti del match ci sarà sicuramente Xerdan Shaqiri, oggetto del desiderio del Napoli in passato, poi approdato in nerazzurro a gennaio, vecchia conoscenza del suo compagno di Nazionale Gokhan Inler.
DALLA SVIZZERA ALL’ITALIA. Nato a Gnjilane il 10 ottobre nel 1991, Shaquiri è un ragazzo svizzero di origini kosovare-albanesi. La svizzera è casa sua, qui Xerdan cresce bene entrando nelle giovanili del Basilea. Fa il suo esordio il 12 luglio 2009 e segna la prima rete contro il Neuchâtel. Nel corso della sua carriera col Basilea vince tre campionati svizzeri attirando le attenzioni dei maggiori top club europei. Il 9 febbraio del 2012 viene acquistato dal Bayern Monaco totalizzando in tre anni cinquantadue presenze e undici gol realizzando il “treble” tedesco ossia mettendo in bacheca Bundesliga, coppa di Germania e Champions League. Il 9 gennaio 2015 l’ Inter sotto le indicazioni esplicite di R. Mancini ingaggia Shaqiri offrendogli un contratto fino al 2019 con un ingaggio di 27 milioni circa in quattro anni. Totalizzando 10 presenze, 705 minuti giocati, 3 gol e lasciato appena due volte in panchina Xerdan, con il suo 91 sulla schiena, sa conquistare sia i tifosi che confermare le aspettative di Mancini.
UN VOLTO NOTO. Ma c’è chi lo conosce bene: si tratta di Gokhan Inler, pari ruolo in Nazionale con la maglia della Svizzera ed indiziato numero uno a scendere in campo stasera tra le fila del Napoli. Avrebbero potuto persino giocare insieme: sia la scorsa estate che nella finestra di calciomercato invernale, quello di Shaqiri era uno dei profili seguiti dal diesse Bigon, poi sfumato per rincorrere altri tipi di esigenze e sopperire il vuoto lasciato dagli infortuni di Michu ed Insigne. Un duello molto interessante tra i due calciatori, con un lavoro extra della retroguardia partenopea che dovrà cercare di limitare le avanzate dello “Shark” nerazzurro, così com’è soprannominato dai suoi tifosi. Che non mieta vittime del Golfo e soprattutto, in quel di Fuorigrotta.
Mattia Ronsisvalle
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