Mertens a tutto campo ma a discapito della lucidità. Il belga ha bisogno di più libertà?

Dries Mertens è stato sicuramente uno dei migliori in campo, se non il migliore, tra le fila del Napoli nella sfida pareggiata ieri sera in casa contro l’Inter. Tuttavia è stato sostituito al minuto 73′ dal tecnico Benitez, non certamente per demeriti da parte del calciatore belga, ma più probabilmente per stanchezza dello stesso, costretto dai diktat tattici a correre lungo tutta la fascia sinistra per adempiere tanto ai suoi compiti in fase offensiva quanto quelli in fase di contenimento.

Il belga ha comunque fornito un’ottima prestazione, guidando a più riprese le ripartenze degli azzurri come confermano le statistiche raccolte dalla Gazzetta dello Sport che gli attribuisce cinque occasioni create, tra cui quattro cross pericolosi in area di rigore ed un tiro verso la porta difesa da Handanovic. L’unico dato negativo dell’ex Psv è quello riferito ai dribbling: su otto giocate tentate solo due hanno avuto esito positivo, forse per la mancanza della necessaria lucidità derivata dal grande sacrificio fisico offerto da Mertens alla squadra. Dato che fa ulteriormente rifelttere se paragonato a quello dell’avversario Shaqiri, il quale svincolato da Mancini da compiti di copertura, ha avuto successo in tre dei cinque dribbling provati, aumentando l’efficacia offensiva dell’Inter che ha poi centrato la rimonta nel finale.

Si potrebbe concludere quindi che questo Mertens in forma abbia bisogno di maggiore libertà tattica per essere ancora più incisivo sulle performance e sui risultati del Napoli: mister Benitez ha in mano un folletto capace di ogni magia, se messo nelle condizione ideale per incantare il San Paolo.

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