C’è un dettaglio da considerare nel primo gol azzurro, che ha raddrizzato immediatamente la partita di ieri sera con la Dinamo Mosca al San Paolo: un elemento di cui in pochi, forse, si sono accorti, addossando tutti i meriti al (seppur incontenibile) Higuain.
C’è una piccolissima novità, un passo avanti da celebrare, un appunto da tenere a mente: il cross. Il fantastico colpo di testa di Higuain arriva proprio su un perfetto cross dalla sinistra di Gohulam. Ebbene sì, signore e signori, dopo tanto, troppo tempo siamo tornati a vedere un cross come Dio comandi al San Paolo. E non va dimenticato.
Sembra semplice e banale, ma non è così: per troppe partite gli uomini di Benitez hanno sbagliato uno dei fondamentali del calcio. Maggio, Strinic, Britos, ma anche gli stessi Mertens e Callejon: raramente sono arrivate palle tese e calibrate in area, a disposizione degli attaccanti centrali. Raramente Higuain e Zapata hanno approfittato degli assist venuti dalla fascia.
Quello sui cross è un problema annale per il Napoli, con risvolti non insignificanti sui risultati. Nella giornata di ieri Ghoulam è riuscito ad assistere, finalmente al bacio, Higuain, che ha insaccato a meraviglia. Un cross così, proprio dallo stesso Ghoulam, non si vedeva dall’assist perfetto a Callejon nell’1-0 contro la Roma della scorsa stagione. O ancora dal primo gol del Pipita contro il Borussia Dortmund, sempre al San Paolo, di due anni fa, quando fu Insigne ad assistere l’argentino.
Insomma, è fondamentale lavorare sulle fasce e sui cross, a maggior ragione se consideriamo il tipo di gioco su cui si basa l’idea di calcio di Benitez, quella in cui è la punta centrale ad avere il compito di insaccare tutte le palle che gli arrivano. Per una volta, forse, ieri è stato più bello vedere quel cross che la palla insaccarsi. Per una volta è arrivata una palla perfetta in area: non troppo lunga, non troppo profonda, non troppo alta. Sarebbe ora di proseguire su questa strada. Perché senza le fasce non si vola.
Raffaele Nappi