In vista della partita di domani sera al Bentegodi tra Verona e Napoli il quotidiano Il Corriere Veneto ha parlato del ritorno di Jorginho a Verona, sfida per lui particolare non solo per una possibile chance per una maglia da titolare ma soprattutto per il suo futuro da decidere a fine stagione, a metà proprio tra partenopei e scaligeri.
COLPO DI GENNAIO – Il Napoli, a gennaio del 2014, sborsando 4.5 milioni di euro per la metà del suo cartellino l’aveva prelevato dalla corte di mister Mandorlini. Il giocatore che serviva per arricchire un centrocampo in cui il senso geometrico sembrava mancare. Per ora non è andata così: il brasiliano, dopo un buon avvio, sul golfo non è più riuscito a giocare ai livelli raggiunti al Verona. Lo attende l’Hellas, che a giugno ridiscuterà con il Napoli l’accordo di compartecipazione a cui è legato il contratto del giocatore. Altri 4.5 milioni dovrebbero entrare nelle casse del club veneto, ma la valutazione di Jorginho è, al netto di stagioni opache in azzurro, oggetto di possibile confronto. I rapporti tra le due società sono peraltro ottimi, per cui un’intesa sarà trovata.
PROBLEMI DI MODULO – Il quotidiano scaligero pone l’accento sul modulo, quel 4-2-3-1 invariabile adottato da Benitez, in cui il numero 8 ha fatto fatica a calarsi e che l’ha progressivamente relegato tra le riserve. Certo, la bacheca di Jorginho, con quella del Napoli, si è fatta dorata, con le vittorie in Coppa Italia e in Supercoppa Italiana. Ma la consacrazione che in molti (se non tutti) gli pronosticavano come certa, al San Paolo, non c’è stata.