Un altro tonfo per il Napoli. Al termine della gara con il Verona, che la truppa di Benitez ha perso in maniera rovinosa, uno dei primi pensieri che saltano alla mente è: gli azzurri lontano dal San Paolo sono irriconoscibili. Ecco perché i progressi visti giovedì non sono stati confermati e il contingente partenopeo è caduto in quel del Bentegodi. Un passo indietro vistoso vale una nuova sconfitta in trasferta, la terza nelle ultime quattro partite disputate lontano dal San Paolo. Proprio lì, al largo da Fuorigrotta, il Napoli si trasforma come un personaggio di kafkiana memoria: poco gioco, grinta, agonismo. Risulta particolarmente strano che per far tremare seriamente Benussi si sia dovuto aspettare un missile terra-aria di Gabbiadini all’88’.
Questa sconfitta si va a sommare alle due debacle contro Palermo e Torino e al pareggio da non buttare dell’Olimpico in Coppa Italia. Adesso risulta davvero evidente l’esistenza di un problema serio, almeno in trasferta, dove il Napoli spesso rinuncia alla sua manovra metà spagnola e metà inglese tipica di Benitez. Effettivamente contro l’Hellas il gioco del Napoli è risultato sterile, fatto di un possesso palla che non ha mai prodotto frutti. I pericoli corsi dal portiere avversario si contano davvero sulle dita di una mano e coincidono con l’ingresso in campo di Higuain e Gabbiadini, quelli che ad oggi sono i calciatori più in forma della rosa di Benitez.
Passi indietro per il Napoli che lontano dal San Paolo in questa stagione ha alternato vittorie di spessore, come quelle sui campi di Lazio e Fiorentina, e tonfi davvero clamorosi, ultimo in ordine di tempo quello del Bentegodi. Proprio lì è arrivata l’ultima vittoria esterna in campionato per gli azzurri: il Chievo a inizio febbraio è stato trafitto per 2-1. I numeri esterni della squadra partenopea non sono incoraggianti: sei le vittorie, tre i pareggi, cinque le sconfitte, almeno per quanto riguarda il campionato. Se poi si sommano le debacle europee contro Athletic Bilbao e Young Boys e il pareggio in terra ceca (Sparta Praga), l’andamento claudicante del Napoli viene accentuato.
Un segnale decisamente poco incoraggiante per il Napoli in virtù della pesante e decisiva trasferta russa. Contro la Dinamo Mosca ci si giocherà una buona fetta di stagione e il 3-1 dell’andata non può essere un risultato rassicurante, specialmente dopo questa sconfitta. Un dato consola gli azzurri: l’ultima vittoria esterna in tutte le competizioni è arrivata in Europa League, contro il Trabzonspor. Il risultato di quel match (0-4) la dice lunga sulle vere potenzialità di questa squadra. Capacità che vanno messe in mostra anche in trasferta.
Vittorio Perrone