L’EMERGENZA – Contro Dinamo e Atalanta scelte obbligate in difesa, le alternative si contano sulle dita

La sconfitta contro il Verona ha alimentato nei tifosi del Napoli la consapevolezza che il vero punto debole della squadra è la difesa, un reparto sempre perforato nelle ultime quattro partite di campionato. Adesso le reti subite dagli azzurri nella sola Serie A ammontano a 35, più di Juventus, Roma, Lazio, Fiorentina, Sampdoria, Genoa, Torino, Milan, Udinese, Empoli e Chievo. Un reparto che presenta difficoltà notevoli, acuite dall’imminente emergenza contro l’Atalanta. Sarà una difesa da inventare per Rafa Benitez contro i bergamaschi, in virtù delle pesanti assenze di Albiol e Ghoulam, entrambi squalificati, che si aggiungono agli infortunati Maggio, Koulibaly e Strinic.

Scelte obbligate: largo a destra probabilmente agirà nuovamente Mesto, Henrique e Britos saranno i centrali, e, a meno che non recuperi Strinic, la fascia sinistra sarà affidata a Zuniga, che contro la Dinamo Mosca ha riassaggiato il campo per pochi minuti dopo cinque mesi di assenza. In città ci si domanda se il colombiano sia pronto a giocare nell’undici di partenza. Se non lo fosse, il recupero di Strinic sarebbe davvero importante, visto che tra gli arruolabili resterebbe soltanto Luperto. Altri dubbi vengono nutriti nei confronti di Mesto, uscito dal Bentegodi di Verona con le ossa rotta e tempestato dalle critiche nel post-gara.

Nel frattempo è lecito pensare all’imminente trasferta in terra russa: anche allo Stadio Dinamo di Mosca le scelte per Benitez saranno obbligate. In virtù della squalifica in campionato, Albiol e Ghoulam saranno presenti al 100%, ma la fascia destra sarà occupata da Henrique. A completare il quartetto Britos.

Per ora soltanto speculazioni, anche se l’emergenza è visibile. L’infortunio occorso a Koulibaly è stata una vera maledizione per gli azzurri che ora dovranno vedersela anche con l’infermeria sempre più piena. La speranza è che presto possano abbandonarla Maggio e Strinic. L’ultima parola sulla formazione spetterà a Benitez anche se stavolta – viste le pochissime alternative – l’impressione è che lo spagnolo non possa davvero sorprenderci.

Vittorio Perrone