Consueta conferenza stampa prepartita, prevista dal cerimoniere dell’Uefa, allo stadio Arena Chimki. Hanno parlato Rafa Benitez e Christian Maggio.
Queste le parole del calciatore:
Hai vissuto altri momenti difficili a Napoli. Questo che momento è per la squadra?
“E’ chiaro che stiamo vivendo una fase un po’ altalenante. Dobbiamo migliorare, siamo noi per primi a non essere contenti. Siamo impegnati in tre competizioni, a volte non è semplice mantenere lo stesso ritmo in ogni gara. Non è facile. In campionato abbiamo perso tanti punti, ma davanti per fortuna la Roma non corre e abbiamo ancora la possibilità di raggiungerla”.
Con l’azzurro Napoli hai disputato un’ottima stagione. Pensi di poter tornare anche nell’azzurro Italia?
“Questa è una cosa importante per me. L’azzurro per me ha rappresentato tantissimo nella mia carriera. Ho preso una decisione in totale serenità: dopo 7 anni di Nazionale è arrivato il momento di lasciar perdere un po’, in questi anni sono stato molto impegnato e ho trascurato la mia famiglia. E’ una decisione importante, ma presa in maniera molto serena: la Nazionale per me è un capitolo chiuso”.
Che insidie nasconde questa partita?
“All’andata abbiamo vinto e questo può creare un po’ di pericolo: potrebbe mancare un pizzico di concentrazione. Ma non sarà così, dobbiamo affrontare questa squadra come fatto all’andata, vogliamo passare il turno”.
Il Maggio che abbiamo visto prima dell’affaticamento era un giocatore ringiovanito. Ora c’è la volontà di rinnovare?
“Stiamo valutando, stiamo parlando. Non è questa la mia priorità ora, in questo momento voglio solo aiutare i miei compagni. Non ci saranno problemi”.
Tu sei tra i più bravi sui colpi di testa. Come si risolve il problema sulle palle inattive?
“Sì, quest’anno abbiamo preso qualche gol di troppo sulle palle inattive. Credo si tratti di un problema di attenzione, non siamo ancora migliorati in questo aspetto. Dobbiamo essere più attenti in fase di marcatura, io credo sia solo un problema di concentrazione”.
Possiamo dire che il Napoli è regina di coppe?
“La nostra priorità è quella di affrontare le insidie partita dopo partita. Il tecnico da questo punto di vista ci può dare una grossa mano”
Quanto vale arrivare ai quarti di una coppa europea?
“Tanto, indubbiamente. Si comincerebbe a vedere la luce della finale, è chiaro che poi ci sarebbero altre partite da giocare, ma si arriverebbe nella fase determinante di questo torneo”.
Queste invece le parole del tecnico spagnolo:
Giocherai in modo più difensivo dato il risultato dell’andata?
“No, giocheremo con la stessa mentalità, come facciamo in ogni partita”.
A tre giorni da Verona hai trovato qualche nuova spiegazione su quei quindici minuti di sbandamento della squadra?
“Io devo analizzare tutte le partite. La reazione della squadra dopo Torino, contro l’Inter, la Lazio e la Dinamo Mosca è stata buona. Dobbiamo giocare con più intensità e più concentrazione, per fare in modo di non commettere errori che poi costano cari”
La conference call del Presidente ha cambiato qualcosa dopo la sconfitta?
“In questi due anni il Presidente non ha dovuto parlare troppo per fortuna, abbiamo vinto spesso. Il suo messaggio è stato chiaro: dobbiamo essere uniti senza ascoltare le critiche troppo forti che vengono dall’esterno”.
E’ stata una sferzata da parte di De Laurentiis? Il gruppo è ancora unito dopo le sue parole?
“E’ un vantaggio su di voi e anche sul presidente il fatto che io lavori ogni giorno con la squadra. Io so bene cosa significa per i miei giocatori perdere una partita. Tutti vogliono fare bene e dimostrare il loro livello fino alla fine. Ho parlato con Higuain prima della partita, molto prima di Verona, non nelle imminenze del match come ha scritto qualcuno. Tutti sono concentrati”.
Oggi avete avuto una bella accoglienza all’aeroporto, con l’immagine di Maradona.
“Per tutti quelli che seguono il Napoli, vedere Maradona è sempre uno stimolo”
Dopo la partita dell’andata, che idea ti sei fatto della Dinamo Mosca?
“Il mio staff lavora molto bene, abbiamo analizzato il loro modo di giocare e siamo preparati su come affrontarli. E’ una squadra forte in casa, nel girone non aveva perso nessuna partita. Sarà un match duro dal punto di vista fisico”.
Tu sei soddisfatto di quello che stai ottenendo o questa striscia di sconfitte toglie qualche certezza e qualche gratificazione a te stesso?
“Io provo a inviare messaggi, qualche volta vengono recepiti, altre no. Ci riprovo. Quando una squadra perde, l’allenatore è arrabbiato. Tutti facciamo degli errori quando si perde. Quando dico “senza fretta ma senza pausa”, “spalla a spalla”, “equilibrio”, io voglio dire che sono arrivato qua per far crescere un club sotto tutti i punti di vista. E mi sembra che ci stiamo riuscendo. Arrabbiato perchè perdiamo qualche partita e non mostriamo maturità? Sì, certo, ma sono incidenti normali in un percorso di crescita. Equilibrio significa sapere dove siamo: mancano 11 partite di campionato e giochiamo ancora Europa League e Coppa Italia. Anche negli altri campionati dal secondo al quinto posto i giochi non sono ancora fatti. Non possiamo perdere la fiducia, i conti si fanno alla fine”.