Tempo di Europa League per il Napoli, e solita conferenza pre-partita. Al fianco di Rafa Benitez, come spesso è accaduto, siede Christian Maggio, terzino e vice-capitano azzurro. Assente nelle ultime partite, il numero 11 partenopeo a Mosca è pronto a riprendersi la fascia destra, protetta in modo non impeccabile da Mesto nell’ultima deludente uscita in quel di Verona.
PROVE DI RINNOVO – In città già circolavano alcune voci che volevano Maggio fuori dall’undici titolare a causa di problemi nel rinnovo del contratto, in scadenza al termine della stagione. “Ne stiamo parlando, stiamo discutendo – glissa il numero 11 – ma non è questa la mia priorità. Adesso cerco soltanto di dare una mano ai compagni in campo”. Quello che succederà in futuro non conta, adesso l’unico obiettivo è battere la Dinamo Mosca e aiutare il Napoli a portare a casa la qualificazione ai quarti. Le opportunità per sedersi a un tavolo e parlare del prolungamento non mancheranno, specialmente se Maggio darà un seguito alle buone prestazioni di cui è stato autore tra gennaio e inizio febbraio.
CONCENTRAZIONE – Inutile sottolineare quanto valga per gli azzurri questa partita. “Tanto. – dice – “Cominceremmo a vedere la luce della finale”. Pensare direttamente al traguardo però può risultare controproducente, soprattutto in una sfida che nasconde alcune insidie. Il monito è quello di ripetere la prestazione dell’andata. “Non dovrà mancare la concentrazione”. Una caratteristica che non è stata il punto di forza degli azzurri ultimamente. I cali di concentrazione nella truppa di Benitez sono stati evidenti in tempi recenti, specialmente contro l’Inter, quando, a risultato praticamente acquisito, il contingente partenopeo ha subìto una rimonta cocente.
USCIRE DAL BUIO – È per questo che a Castel Volturno non si respira una buona aria di recente, e come potrebbe essere altrimenti? Le prestazioni non all’altezza nelle ultime uscite hanno leggermente destabilizzato l’ambiente, che non vede l’ora di lasciarsi questo momento negativo alle spalle. “Stiamo vivendo una fase un po’ altalenante, noi siamo i primi a non essere contenti, ma dobbiamo migliorare”. Maggio ha attraversato momenti peggiori nei suoi sette anni a Napoli. Soprattutto nel 2009, quando gli azzurri, al termine di un campionato mediocre, non andarono oltre il tredicesimo posto in campionato. Tutta un’altra storia, ciò che conta ora è tornare alla vittoria.
Vittorio Perrone