Risveglio shock per il Parma: il presidente Giampero Manenti è stato arrestato dalla Guardia di Finanza.
L’accusa è quella di reimpiego di capitali illeciti. Gli uomini del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza, coordinati dalla Procura di Roma, hanno fermato in totale 22 persone. Le misure cautelari riguardano soggetti accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, frode informatica, utilizzo di carte di pagamento clonate, riciclaggio e autoriciclaggio aggravato dal metodo mafioso.
Secondo quanto riportato dai colleghi de La Stampa, sono state trasferite decine di milioni di euro, attraverso un sofisticato sistema di hackeraggio, da banche a carte di credito fondazioni e della squadra calcio del Parma. L’inchiesta delle fiamme gialle, coordinata dai procuratori aggiunti Nello Rossi e Michele Prestipino, ha scoperto anche la complicità di funzionari di banca che prendevano tangenti per occultare l’hackeraggio. Molti tentativi di trasferire il denaro sono falliti, spesso il denaro veniva in parte restituito. E se le fondazioni lo ricevevano alla voce “donazione”, il Parma calcio lo otteneva illecitamente facendolo però risultare come sponsorizzazione.
Articolo modificato 18 Mar 2015 - 09:38