L’ALLENATORE – Dieter Hecking, il condottiero dei leoni tedeschi

Saranno i tedeschi del Wolfsburg a contendere al Napoli il passaggio alle semifinali di Europa League, squadra assai ostica quella della Volkswagen che è una delle poche in stagione a potersi fregiare di aver battuto il Bayern Monaco e che dunque può farci capire la forza di questa formazione. Tanti i calciatori di livello che compongono la rosa dei sassoni, come gli esterni offensivi De Bruyne e Shurrle, il centrocampista Luiz Gustavo, l’ex obiettivo di mercato dei partenopei Perisic o il centravanti Bas Dost. Ma il merito degli ottimi risultati della squadra, seconda il classifica in Bundesliga, sono da condividere con il vero condottiero del Wolfsburg: l’allenatore Dieter Hecking.

Hecking nasce il 12 settembre 1964 a Castrop-Rauxel, una città della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania. Muove i primi passi da calciatore all’inizio degli anni ’80 tra le fila del Borussia Mönchengladbach, poi gira tante squadre nelle divisioni inferiori tedesche prima di approdare all’Hannover nel 1996 dove si consacra come attaccante siglando 22 gol in 74 presenze.

Inizia la carriera da allenatore nel 2000 con il SC Verl, formazione delle leghe minori tedesche, in seguito ad un disguido con la dirigenza, però, viene licenziato dopo sole 20 gare di campionato, cosa che la dice lunga sul carattere fumantino del tecnico. Hecking comunque non resta troppo senza panchina e trova ingaggio presso l’VfB Lübeck, dopo buoni campionati nelle serie minori tedesche attira l’attenzione di formazioni più prestigiose come l’Alemannia Aachen (con la quale assaggia la Bundesliga da allenatore), l’Hannover 96 e il Norimberga. A partire dal 22 dicembre del 2012 prende la guida del Wolfsburg con il quale debutta con un netto 2-0 ai danni dello Stoccarda.

Buona la scorsa stagione alla guida dei sassoni, con cui ha sfiorato la Champions per un solo punto (dietro al Bayer Leverkusen a quota 61), ottima quella in corso con il secondo posto praticamente blindato e che per lungo tempo ha conteso il titolo alla corazzata Bayern Monaco. Hecking fa giocare la sua squadra con il 4-2-3-1, dunque schema speculare a quello di Benitez. I suoi punti di forza sono gli esterni offensivi bravissimi a servire il centravanti Bas Dost, ma anche a concludere a rete con estrema efficacia. Meno solida è la retroguardia tedesca che può soffrire calciatori veloci e sguscianti. Estrema attenzione dovrà essere data alle palle alte, fondamentale in cui i tedeschi sono maestri, e che il Napoli ha dimostrato di soffrire in stagione. Quella con il Wolfsburg sarà una sfida tutta da vivere per gli azzurri e i propri tifosi.

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