È il Wolfsburg il prossimo ostacolo che il Napoli dovrà affrontare nei quarti di Europa League, nell’arduo cammino verso Varsavia, teatro della finalissima della competizione. Prima sfida europea tra le due formazioni, unico accoppiamento del sorteggio a presentare questa peculiarità.
LA STORIA – La società tedesca fondata nell’omonima città nel 1945, ha avuto una crescita esponenziale nell’ultimo ventennio. Basti pensare che “Die Wölfe” hanno raggiunto la loro prima promozione nella Bundesliga nel 1997 per poi ottenere il loro primo e per ora unico Meisterschale nella stagione 2008-09 sotto la guida di Felix Magath. Il nome del “lupi verdi” è inevitabilmente legato al marchio Volkswagen sponsor del team e proprietaria dello stadio Volkswagen Arena, poichè nella cittadina della Bassa Sassonia è situata la sede principale della potente casa automobilistica.
LA STAGIONE – Il Wolfsburg grazie anche ad un’ottima disponibilità economica che ha permesso un ricco oltre che valido mercato di rafforzamento nella scorsa estate, sta disputando un’eccellente stagione che vede gli uomini di Hecking secondi in campionato dietro soltanto ai mostri sacri del Bayern Monaco, nonostante il recente scontro diretto di gennaio in cui i lupi hanno trionfato con un rotondo e storico 4-0. I tedeschi inoltre sono ancora in corsa per la coppa nazionale nella quale dovranno affrontare ad inizio aprile il Friburgo nei quarti della rassegna. Hanno conseguito il passaggio del turno in Europa League eliminando ai sedicesimi lo Sporting Lisbona, mentre la preda caduta sotto i colpi di De Bruyne e compagni agli ottavi è stata l’Inter di Mancini.
LA SQUADRA – Proprio Kevin De Bruyne è il giocatore da temere maggiormente: il centrocampista belga è dotato di gran tecnica e di facilità di calcio e con il suo moto perpetuo potrebbe rappresentare la spina nel fianco della difesa azzurra. Attenzione anche al killer instinct sotto porta del bomber olandese Bas Dost e all’imprevedibilità e alla rapidità dell’ex Chelsea Schurrle e del croato Perisic, spesso accostato in passato al Napoli come possibile obiettivo di mercato; particolare riguardo va rivolto pure al terzino mancino Ricardo Rodriguez, abile nei calci piazzati. L’anello debole della corazzata tedesca potrebbe rivelarsi la retroguardia costituita perlopiù da giocatori molto fisici e non esattamente agilissimi, che gli attaccanti azzurri, brillanti per velocità di gamba e di esecuzione dei gesti tecnici, potrebbero mettere in serie difficoltà.
FORMAZIONE – Il modulo adoperato più di sovente dal tecnico Dieter Hecking è il 4-2-3-1, formazione speculare a quella schierata spesso da mister Benitez, con Luiz Gustavo e Guilavogui a schermo della difesa e De Bruyne, Perisic e Schurrle a vivacizzare la manovra e a sostegno dell’unica punta Dost. Un avversario ostico dunque per i partenopei, forse il peggiore che la sorte potesse concedere agli azzurri; sicuramente il re di coppe Rafa Benitez saprà come arginare l’ennesima minaccia ai sogni di gloria del San Paolo.
Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Benaglio; Vieirinha, Klose, Naldo, Rodriguez; Guilavogui, Luiz Gustavo; Schurrle, De Bruyne; Perisic; Dost. All. Hecking