È un momento particolare quello vissuto attualmente a Zingonia, sede dell’Atalanta, prossima avversaria degli azzurri. C’è molta delusione nell’ambiente dopo una stagione vissuta al di sotto delle iniziali aspettative; adesso Denis e compagni sono costretti a guardarsi alle spalle, perché la zona retrocessione dista appena quattro punti. Un campionato mediocre quello disputato sinora dai bergamaschi, che ha portato anche all’avvicendamento in panchina tra Colantuono e Reja. Scelta che non è andata giù alla stragrande maggioranza dei tifosi nerazzurri, riconoscente al mister che negli ultimi tre anni ha condotto l’Atalanta in Serie A e ha strappato durante la stagione d’esordio una salvezza tutt’altro che facile, in virtù dei sei punti di penalizzazione inziali.
INIEZIONE DI FIDUCIA – Dal canto suo il direttore generale Pierpaolo Marino ha spiegato la volontà di Colantuno di chiudere al più presto la sua avventura bergamasca. La scelta di ripartire da Edy Reja, con cui Marino ha lavorato già a Napoli, non è casuale: “Lo abbiamo scelto per la sua grande abilità nel gestire lo spogliatoio. Io di lui non posso che dire cose buone, in quattro anni a Napoli abbiamo ottenuto due promozioni e una qualificazione in Coppa Uefa dopo anni e anni di Serie B”. Così parlò il dg poco prima della presentazione ufficiale del nuovo tecnico. Il tecnico di Gorizia nelle prime due apparizioni ha già varato altrettanti moduli. È partito con il 4-3-3 sul campo del Parma e poi si è affidato al 3-4-2-1. Un merito gli va già riconosciuto: con i pareggi a reti bianche contro Parma e Udinese è riuscito a restituire solidità difensiva a una squadra che nelle ultime sei partite aveva incassato ben dodici reti. Due match senza subire goal rappresentano una buona iniezione di fiducia in attesa della prima vittoria. Un dato che è stato anche sottolineato da Alejandro Gomez.
CHI VA IN CAMPO – Facile che Reja cambi nuovamente sistema di gioco: stavolta pare che l’ex allenatore azzurro sia intenzionato a schierare i suoi con un 4-2-3-1, speculare a quello solito di Benitez. Tra i pali certa la presenza di Sportiello. Andrea Masiello, rientrato da pochi mesi al termine della squalifica per lo scandalo delle combine, dovrebbe agire sulla destra come fatto nelle ultime apparizioni con Colantuono. Biava e Stendardo coppia di centrali, mentre la fascia sinistra sarà occupata da Dramè. Qualche piccolo dubbio in mediana, dove però la coppia Migliaccio-Cigarini sembra essere in vantaggio su Baselli, anche in virtù della squalifica di Carmona. Largo a destra potrebbe rivedersi il rientrante Zappacosta, insieme a Moralez e Gomez, alle spalle di Denis. Per El Tanque è una gara speciale: contro la sua ex squadra è già andato a segno ben sei volte, l’ultima proprio nella gara d’andata. È una stagione sfortunata per lui, ma il tempo per raddrizzarla – con l’aiuto del nuovo tecnico – c’è. Ovviamente, si spera, non a scapito del Napoli.
PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): Sportiello; Masiello, Stendardo, Biava, Dramè; Cigarini, Migliaccio; Zappacosta, Moralez, Gomez; Denis. All. Reja.
Articolo modificato 21 Mar 2015 - 00:04