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Alla ricerca della continuità e della maturità, contro l’Atalanta per riprendere la corsa anche in campionato

La prova del nove. L’ennesima, quella più importante. Perché l’ennesimo passo falso ora, oggi, vorrebbe dire far volare la Lazio e dare modo alle inseguitrici di scavalcare ancora. Quante volte ci si aspettava dagli uomini di Benitez la risposta a tutte le proprie domande. A volte è arrivata, sicura, decisa, senza obiezioni. Altre volte è stato un vero buco nell’acqua, facendo riflettere i più su quale sia la vera identità del Napoli. C’è infatti uno spartiacque ben definito tra la bellissima squadra capace di battere chiunque trionfando in Supercoppa a Doha contro la favoritissima Juventus tutta cuore, tecnica e carattere e l’undici arrendevole visto contro Palermo e Torino e che lascia troppo spazio agli avversari senza concretizzare. I due volti di un stessa medaglia, le due facce di un team che forse deve trovare ancora la sua più reale dimensione ma capace di stupire e vincere.

Il Napoli lo dovrà fare anche oggi, a Fuorigrotta, davanti ai propri tifosi nuovamente scettici, al cospetto di un’altra medio piccola, l’Atalanta, avida di punti salvezza. Bisognerà dimostrarsi compatti, solidi, cinici e motivati, attenti in ogni reparto. Troppi i 35 gol subìti, solo 46 quelli fatti per un gap che fa riflettere. Gli orobici ne vantano solo due in più subiti ma 27 quelli siglati, dato che palesa una grossa differenza tecnica e realizzativa. Guardandole sulla carta, le due rose sono alquanto incomparabili. Ma le ultime giornate di campionato proprio in casa Napoli hanno dimostrato che la qualità non è tutto: nel calcio conta la grinta, la voglia di fare, la fame, così come ha dichiarato Luca Toni dopo la disfatta partenopea di Verona per piede dell’ormai bomber veterano. Bisogna ritrovare il proprio ritmo, riprendere la corsa, recuperare ogni scintilla che può e deve fare la differenza.

A Benitez l’arduo compito infine, di trasmettere ai suoi quella grinta che spesso manca e che puntualmente diventa solo nervosismo distruttivo. Il tecnico di Madrid alla vigilia è stato chiaro: “La gara di andata contro l’Atalanta fu assurda, prendemmo goal dopo aver avuto il controllo completo della sfida. La rete clamorosa sbagliato da Callejon, l’errore di Higuain dal dischetto, dovevamo vincere”. Imparare dagli errori per non commetterli più: è questa la prova del nove, è questo il momento di non sbagliare. Ed il Napoli dovrà dimostrare stasera di aver capito la lezione, una volta per tutte.

Alessia Bartiromo
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Articolo modificato 21 Mar 2015 - 22:33

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