Andujar 6: L’Atalanta non lo costringe mai a disimpegnarsi in interventi di livello, sicuro in uscita e in interventi ordinari. Incolpevole in occasione della rete dei bergamaschi.
Britos 6: Giostra sull’out mancino con una prestazione decisa e ordinata. Zappacosta e compagni non creano mai particolari grattacapi ed il merito è dell’uruguagio che dispone una vera e propria cortina sulla sinistra non soffrendo praticamente mai.
Henrique 5: Tiene benissimo per settanta minuti, Denis è praticamente ammansito, mai un’occasione concessa al Tanque. Con l’Atalanta in dieci la tensione si allenta e commette una leggerezza clamorosa al settantesimo quanto, toccato leggermente, spalanca a Pinilla la porta in occasione del vantaggio dei nerazzurri.
Koulibaly 6,5: Torna dopo i problemi accusati al Bentegodi e lo fa con una gara straripante. Esuberante al punto giusto si oppone agli avanti di Reja con fisicità e tempismo. Morde le caviglie degli orobici a tutto campo senza lesinare le sue classiche proiezioni in avanti.
Maggio 5,5: Gara da due volti per l’esterno azzurro. Ottimo in copertura dove non permette mai agli uomini di Reja, costante anche la spinta in avanti ma mai incisivo, quasi deleterio, quando c’è da proporsi tante, troppe imprecisioni.
David Lopez 5,5: Il duello con i mediani orobici non è semplice per lo spagnolo, recupera la solita ingente quantità di palloni ma sbaglia troppo in fase di appoggio. Soffre il pressing avversario e spreca un’ingente quantità di palloni, non riuscendo a dettare a dovero i tempi a metà campo.
(Dal 78′ Zapata 6,5: Porta fisicità in avanti alla ricerca di una rimonta insperata. Lo stacco con cui sigilla il pareggio è praticamente perfetto, ottavo goal stagionale per il colombiano)
Inler 6: Fisicità e personalità in mezzo al campo. Buona gara per lo svizzero che imposta e fa filtro in mediana con identico costrutto, pochissimi gli errori in appoggio. Svelto di gamba e di testa suona anche la carica con alcune conclusioni da fuori senza, però, trovare il jolly.
De Guzman 6: Tantissimo movimento spaziando tra le linee, il più incisivo dell’undici iniziale schierato da Benitez. Crea superiorità e cerca i compagni, sfiora il vantaggio con un piattone dalla lunetta che si stampa sul palo.
Gabbiadini 5,5: Il numero 23 azzurro stasera è in ombra, si accende a sprazzi cercando di imbeccare i compagni di reparto e trovare la porta, ma non riesce mai a far realmente male alla retroguardia avversaria. Il meglio lo dà dalla distanza e su calcio piazzato ma è troppo poco.
(Dal 70′ Hamsik 6: Subentra a Gabbiadini e non riesce subito ad impattare al meglio sull’incontro, cerca la propria posizione tra le linee della difesa bergamasca che dopo il vantaggio di Pinilla implementa, se possibile, la linea Maginot costruita davanti a Sportiello dopo l’espulsione di Gomez. Poco preciso in un paio d’occasioni, perfetto il pallone liftato che serve a Zapata in occasione del pari)
Callejon 6: Una prestazione in crescita rispetto alle ultime gare, più carico, meno contratto, cerca la porta con maggior convinzione. Serve ad Higuain un pallone da insaccare con disinvoltura ma la serata è di quelle cupe, gli avversari lo fermano spesso con le cattive e cagiona l’espulsione di Gomez
(Dal 64′ Mertens 5,5: Entra con il compito di creare scompiglio, saltare l’uomo e creare superiorità alla ricerca del vantaggio. Non mantiene il trend delle ultime apparizioni, molto confuso e impreciso, quasi mai pericoloso)
Higuain 5,5: Si batte al solito ma è troppo nervoso, poco lucido. Cerca a più riprese l’azione personale cercando i compagni con minor frequenza del solito, spreca a tu per tu con Sportiello su pallone al bacio di Callejon.
Articolo modificato 22 Mar 2015 - 23:23