E adesso chiamatelo salva-Napoli, oppure risolutore. Si, perché ancora una volta Duvan Zapata è entrato e si è preso meritatamente gli applausi di un San Paolo demotivato. Per la terza volta in questa stagione il colombiano si è dimostrato àncora di salvezza del Napoli, dopo le reti contro Sampdoria e Empoli che già in passato avevano permesso agli azzurri di raddrizzare risultati negativi.
Se non fosse stato per la sua zuccata all’89’, probabilmente adesso in città si starebbe parlando dell’ottava sconfitta in campionato, la terza al San Paolo. E stavolta non ci sarebbe stata nemmeno l’Europa League per permettere agli azzurri di riscattare il risultato deludente.
Ad ogni modo, Zapata conferma il suo stato di grazia, che lo eleva a bomber implacabile, con una media-goal da top player. Per lui è l’ottavo sigillo stagionale, il sesto in campionato. Oltre all’Atalanta, tra le sue vittime si annoverano Palermo, Sampdoria, Empoli, Slovan Bratislava, Parma, Sassuolo e Trabzonspor. Un bottino decisamente positivo, che conferma come il colombiano risulti una pedina importante da lanciare nel finale di gara.
Ed è proprio questo punto che alimenta le perplessità dei tifosi, i quali sostengono che Zapata meriti qualche chance in più, specialmente dal primo minuto. Anche contro l’Atalanta, ha fatto scalpore la decisione di inserire l’ex centravanti dell’Estudiantes soltanto quando il risultato sottolineava il vantaggio bergamasco. Una soluzione potrebbe essere schierare Zapata al fianco di Higuain, con quest’ultimo a ronzargli intorno. Effettivamente succede spesso che il numero 9 argentino si defili o arretri per prendersi il pallone, e in questo senso una boa all’interno dell’area non può che far bene, specialmente sulle palle inattive che il Napoli non riesce mai a sfruttare.
Tutte soluzione su cui Benitez dovrà riflettere, anche perché glielo impongono il tour de force di aprile, che vedrà il Napoli impegnato su tutti e tre i fronti, e la classifica, che adesso mostra il sorpasso della Sampdoria ai danni degli azzurri. Per uscire da questo momento negativo una soluzione c’è: affidarsi a Duvan il risolutore.
Vittorio Perrone