Difficile trovare spunti positivi nella prestazione degli azzurri stasera, al netto dell’errore di Calvarese il Napoli ha messo in mostra al San Paolo tutto ciò che non doveva accadere nel posticipo della ventottesima giornata.
Buona la prova di Britos e di un rientrante Koulibaly che hanno praticamente ammansito le pretese degli avanti di Reja, ancora convincente Inler, l’unico in grado di tenere le redini a metà campo. L’onore delle armi è però per Duvàn Zapata, l’unico in grado di indorare con un po’ di zucchero l’ennesima pillola amara di questo campionato partenopeo. Il colombiano è il migliore in campo della sfida di stasera.
Implacabile – Ottavo centro stagionale al cospetto di un minutaggio esiguo, poco più di 1000 minuti giocati. Uno stacco da centravanti vecchio stampo, a sigillare il morbido pallone servito da Marek Hamsik. Uno scampolo di gara in cui ha garantito, oltre al goal del pareggio, tanto peso nell’area bergamasca alla ricerca di una rimonta insperata. Un’arma sulla quale fare più spesso affidamento? Un quesito che ormai comincia a riproporsi.
Edoardo Brancaccio