La si immagina come una gara tesa, nervosa, con i riflettori di tutto il mondo puntati su due tifoserie ed altrettante città da sempre fortemente antagoniste. Il Clasico, così come gli spagnoli chiamano il derby tra Barcellona e Real Madrid, non sarà mai una partita come le altre, ancor più quando si gioca in un “Camp Nou” gremito, pronto a trascinare Messi e compagni sempre più in vetta, lasciandosi alle spalle proprio les merengues.
Ma non è tutto oro quello che luccica. La tensione evidentemente si sentiva più sugli spalti che in campo, così come rivela tra il serio ed il faceto il difensore del Barcellona Gerard Piqué a Ser. “Il clasico è sempre una partita importantissima ma in campo non avvertiamo la tensione. Basti pensare che durante un calcio d’angolo Pepe mi ha chiesto che il mio secondo figlio mi impegnava molto in casa. Se fossi del Real Madrid, Iker Casillas sarebbe il mio idolo, la mia icona. Un esempio per il madridismo. Giocare nel Real? Non si può mai dire, ma non credo, il club blaugrana è da sempre tutto per me”.
“La tensione di Barcellona-Real Madrid? In campo parlavamo dei nostri figli…”
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