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Dagli allenamenti sul Vesuvio alla prima emozionante vittoria con la Ferrari, quando Vettel disse: “I napoletani sono come me”

È una domenica mattina dolce per gli italiani appassionati di Formula 1. La Ferrari è tornata sul gradino più alto del podio dove mancava dal 2012. A portare il cavallino rampante in trionfo è stato Sebastian Vettel. Il tedesco si è aggiudicato il GP della Malesia, secondo della stagione, in seguito ad una gara esaltante ed emozionante che segna la sua prima vittoria in Ferrari. Un successo storico nel quale Seb ha saputo conciliare coraggio e precisione nelle scelte, sbaragliando la concorrenza agguerrita delle due Mercedes guidate dal campione del mondo uscente Lewis Hamilton e da Nico Rosberg.

FATTORE STORICO – Un connubio ancora vincente quello tra Ferrari e un pilota tedesco. Il pensiero si rivolge inevitabilmente verso Michael Schumacher e alla sua epopea di vittorie in rosso. Che sia l’inizio di un’era vincente e che a Maranello si possa tornare a sognare? I tifosi Ferrari se lo augurano vivamente.

GIOIA INCONTENIBILE – Il post gara è ancora più emozionante, se è possibile, della corsa stessa. Un’esultanza incontenibile in team radio per il tedesco, rigorosamente in italiano: “Grazie ragazzi, forza Ferrari”. E poi le lacrime sul podio per una giornata da incorniciare.

DALL’AUSTRALIA ALLA MALESIA PASSANDRO PER… NAPOLI – Nel febbraio del 2010 Sebastian Vettel visitò Napoli e fece un intenso allenamento sul Vesuvio. Quella era la sua prima stagione alla guida della Red Bull e in quell’anno arrivò il suo primo titolo mondiale, a cui ne sono seguiti altri. Che spettacolo -affermò il pilota in quel freddo febbraio di cinque anni fa-. Abbiamo anche trovato una piccola scultura della Madonna, i napoletani sono religiosi e superstiziosi proprio come me, che ogni domenica prima del Gran Premio metto un portafortuna nelle scarpe”.

Antonio Allard (Twitter: @antonioallard1)

Articolo modificato 29 Mar 2015 - 11:54

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