Guardare al futuro, senza perder di vista il presente. Il Napoli è tornato a lavoro, orfano dei nazionali, ma carico di buoni propositi. Il tour de force azzurro ripartirà dall’Olimpico, palcoscenico preferito di Benitez e non solo. Due coppe alzate sotto il cielo della capitale, una nel nuovo mirino azzurro. Prima, però, bisognerà guardare al campionato, per accorciare le distanze e riprendere il cammino per la lotta al terzo posto. Può e deve farlo, da Roma e contro la Roma di Garcia. Le due preferite nella corsa ai vertici deludono e non convincono più, motivo per cui la sfida del Sabato Santo assorbirà ulteriore fascino. La sosta per ricaricare le pile, pronti a marciare verso i tre fronti ancora negli obiettivi della società.
NON SI LASCIA NIENTE – Una gara ogni tre giorni fino al prossimo 3 Maggio. Sei quelle di campionato, tre delle quali da considerarsi scontri diretti: Roma, Fiorentina e Sampdoria, le papabili al terzo posto, avversarie ostili che incroceranno il percorso azzurro, senza sottovalutare le minori ma ostiche di media classifica, Cagliari, Empoli e Milan. Nel mezzo i due scontri validi per un posto in semifinale di Europa League: il Wolfsburg attende il Napoli tra le mura di casa, forte delle aspettative finora investite sul club tedesco, tra le favorite, insieme al Napoli, a raggiungere il successo. Due gare secche, quelle in cui gli azzurri sono abituati ad esaltarsi e tirare fuori le migliori armi in riserva: evitare sprechi e tenere alta la concentrazione saranno le mosse vincenti per un altro passo verso la finale di Varsavia, obiettivo concreto e abbordabile da Rafa Benitez. Resta quella la massima aspirazione del tecnico spagnolo, anche se più lontano della Coppa Italia. Il trofeo italiano, per esattezza, è nuovamente un passo dalla bacheca azzurra. Il pareggio dell’andata è il secondo migliore risultato che il Napoli potesse ottenere contro la Lazio, che arriverà al San Paolo con i suoi uomini al massimo della forma e la voglia di strappare il trofeo alla detentrice di turno.
UNA VALIGIA DA RIEMPIRE – Nel mezzo, il re di Coppe dovrà però decidere cosa fare del suo futuro, ancor prima di aver tirato le somme. Aprile il mese prescelto da Benitez per comunicare alla società e all’ambiente la sua volontà, inseguita dal presidente De Laurentiis che proverà a tenersi stretto l’ex Liverpool e Chelsea. I corteggiamenti lusingano Rafa, desideroso di riabbracciare la famiglia, ma la primavera azzurra sarà per lui il vero banco di prova, in cui mollare o ripartire. Una scommessa che non può perdere, specie dopo il recupero di tutti i suoi uomini migliori, da Insigne a Zuniga. Una bagaglio pieno di ambizioni, da tempo criticate e quasi trascurate: è arrivato così dall’Inghilterra e, qualunque sia la sua prossima destinazione, non potrà di certo partire senza averlo riempito ulteriormente.