Sabato alle 14,30 si saprà se la quarta sosta di questa stagione sarà stata positiva o meno. Il dato certo è che dopo le tre pause precedenti il Napoli non ha mai vinto. E dunque le premesse non sono così rosee in vista del match del 4 aprile contro la Roma allo stadio Olimpico. C’è sempre una prima volta però, e quindi finalmente si potrebbe invertire la tendenza di questa strana stagione azzurra.
OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE. Sbancare la Capitale sarebbe il massimo per un gruppo che in campionato non rende così come in Europa League o in Coppa Italia. Purtroppo la serie A ha riservato delle pessime sorprese e per forza di cose si è persa la zona Champions. Mancando, però, dieci gare alla fine tutto è ancora possibile, l’importante è ripartire con il piede giusto dopo questo lungo periodo di riposo.
SMENTIRE IL PASSATO. Benitez ha portato delle innovazioni nel calcio italiano. Nel periodo delle soste, infatti, permette alla squadra di prendersi un lungo periodo di vacanza. Gli azzurri, infatti, sono tornati al lavoro solo lunedì scorso dopo che erano stati lasciati liberi dallo spagnolo dal giovedì fino alla domenica. Situazioni del genere non si sono mai viste nel Belpaese. Anche Mihajlovic ha fatto respirare i suoi per quattro giorni solo che sono stati intervallati da altri due di allenamento. Garcia addirittura ha fatto svolgere delle doppie sedute. Ma Rafa ha un suo metodo e non vuole sconfessarlo. Purtroppo, però, i numeri non sono dalla sua parte. Nel torneo in corso, subito dopo le soste per le Nazionali, non ha mai vinto. A settembre perse con il Chievo mentre ad ottobre e novembre ha pareggiato rispettivamente con Inter e Cagliari. Nella passata stagione spicca solo il 2-0 all’Atalanta dopo il primo stop, poi si perse a Roma con i giallorossi e al San Paolo con il Parma.
IL MOMENTO CLOU. Adesso non si può più scherzare. Sosta o meno, il Napoli alla ripresa del calcio giocato dovrà partire alla grande. In questo mese di aprile che comincia oggi c’è in palio di tutto e di più. La Champions con Roma, Fiorentina, Cagliari ed Empoli, l’accesso alla finale di Coppa Italia con la Lazio e la conquista della semifinale di Europa League con il Wolfsburg. Quindi, la speranza è che Benitez avrà l’effetto voluto dopo i tanti giorni di vacanza che ha fatto trascorrere ai suoi. In caso di risultato negativo all’Olimpico finirà ancora di più nel mirino della critica. Ormai è diventato ingiustamente il capro espiatorio di un Napoli che non riesce ad avere equilibrio da un po’ di tempo a questa parte. Fino al match del 14 febbraio a Palermo stava andando tutto bene. In Sicilia si sono iniziati a vedere i primi problemi e da quel momento in poi si è vinto solo col Sassuolo, poi solo sconfitte in trasferte e pareggi casalinghi.
Risultato? La Lazio ha preso il volo portandosi addirittura a +5 e la Roma ha ringraziato allungando a +6. Addirittura la Sampdoria ha sorriso con un +1 che non si sarebbe mai aspettato. Ma quando non si vince non si può pensare che le altri si fermino. Bisogna mettere in conto tutto. Si dovesse vincere contro i giallorossi, però, si aprirebbero altri scenari. Cambierebbe il corso del cammino partenopeo verso un obiettivo, la qualificazione Champions, che è fondamentale per vari motivi. Prima di tutto non si griderebbe al fallimento, poi non ci sarebbero le grandi fughe dei campioni, inoltre si incasserebbero un bel po’ di soldoni ed, infine, Benitez potrebbe convincerci ancora di più a rimanere sulla panchina azzurra.
Ecco, dunque, che la sfida dell’Olimpico è quella da vincere a tutti i costi. Nessuno vuole mettere pressioni al gruppo azzurro ma ognuno dei calciatori deve prendersi la responsabilità di ciò che farà da sabato in poi. Non può passare sempre tutto in cavalleria, la posta in palio è alta e se non la si conquista la colpa è di tutti e non certo solo dell’allenatore o del presidente De Laurentiis. Meglio, quindi, che allo stadio Olimpico vada in campo il Napoli dell’andata che dovrà smentire il trend negativo del dopo soste ma sopratutto dovrà riaprire la corsa all’Europa vera che è fondamentale per il futuro.
Salvatore Caiazza per Il Roma
Articolo modificato 1 Apr 2015 - 16:51