De Laurentiis: “I calciatori devono confrontarsi e uscire da questa situazione. Non è un ritiro punitivo, anche se qualcuno non è d’accordo”

Un fiume in piena. Aurelio De Laurentiis è intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli, rilasciando alcune importantissime dichiarazioni: “La Fiorentina è una bella squadra, sarà una sfida all’insegna della massima sportività. Giovedì poi ci aspetta una gara importante, il Wolfsburg è al secondo posto in Bundesliga e sarà una bella partita. Lo scorso anno abbiamo investito 98 milioni di euro e non possiamo farlo ogni anno altrimenti torniamo in C. Reina ha accettato un compenso maggiore in Germania e problemi familiari non lo facevano restare a Napoli. Rispetto il pensiero dei tifosi ma dobbiamo costruire di anno in anno, anche lo stadio pretenderà dei costi societari”.

IL RITIRO – “Bisogna sempre essere tutti per uno e uno per tutti, pronti al sacrifico costante. Poi qualche mio collaboratore può anche dissentire da questa mia scelta, ma a un certo punto alcune decisioni spettano a me. Mi sono reso conto che pur avendo uno degli attacchi più forti d’Italia, non segnavamo più: siamo perdenti da troppe partite, qualcosa che non va c’è. Allora per ritrovare l’entusiasmo di gruppo bisogna stare insieme e appoggiarsi l’un l’altro, confrontarsi per capire cosa non va e venirne fuori. Io vorrei che si smettesse di parlare di punizione. Non ho mai punito nemmeno un figlio. Non ho mai licenziato qualcuno. Serve dialogo, ma non tra presidente e calciatori, tra calciatori e calciatori. Devono capire che sono un corpus unicum. Hanno sempre dimostrato di essere bravi, facendo partite straordinarie. Sono loro che devono compattarsi, dimostrando attaccamento alla propria professione. Io credo ancora ad un grande finale di stagione”.

IDEE – “Sono in Lega, stiamo cercando di verificare se è possibile giocare la prima giornata del prossimo campionato in 10 città del mondo diverse. Londra, New York, Parigi, Pechino, Giakarta, giocare in questi posti potrebbe essere un’idea per far vedere all’estero una nuova faccia del campionato italiano. Potremmo invitare a Castelvolturno le famiglie e fare una gara a chi cucina la pizza più buona, potremmo mettere in palio dieci abbonamenti per la prossima stagione”

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