Non giocavano insieme dal match dell’8 marzo: Koulibaly ed Albiol si riprendono la difesa partenopea dopo oltre un mese con una prestazione di qualità e di tanta sostanza, annullando Salah e tutto l’attacco fiorentino e costringendo la viola ad un possesso palla sterile senza creare pericoli alla difesa azzurra.
DIFFICOLTÀ VIOLA- L’unica vera occasione l’ha avuta Borja Valero, su un pallone regalato però da Koulibaly, che in quella circostanza ha commesso l’unica sbavatura della gara. Prestazione dei due difensori centrali come non si vedeva da tanto tempo. Ciò può far ben sperare l’ambiente partenopeo. Bene anche Maggio, oggi capitano e partita numero 200 in maglia azzurra. La fase offensiva continua ad essere imprecisa, ma lo scatto fatto al 90′ per recuperare un pallone già perso è sintomo del buon momento di forma che sta portando avanti il numero 11 azzurro. Bissa la buona prestazione fatta in Coppa Italia contro la Lazio. Fa anche la sua figura Strinic, sparito un po’ dai radar azzurri, ma capace di prendersi con autorità la fascia sinistra e di costruire un buon tandem con Mertens, sia in fase difensiva che offensiva. Le scelte di Montella di puntare su Ilicic “falso nueve” non hanno impensierito la difesa azzurra; né tantomeno il cambio con un bomber vero come Mario Gomez.
Insomma, la Fiorentina oggi non è riuscita a far male in nessun frangente specifico. Il Napoli respira in difesa e ritrova il sorriso. La solidità è tornata, si spera, a bussare alla porta azzurra.
Francesco Vassura