Un’intesa vincente per far tornare il Napoli grande. Nel pomeriggio perfetto del San Paolo sono emerse due note liete per i tifosi partenopei: il ritorno al goal di Callejón e l’assist con cui Insigne ha propiziato la rete dello spagnolo. I due contro la Fiorentina e precedentemente contro la Lazio hanno potuto condividere il terreno da gioco, cosa che non facevano da quel maledetto 9 novembre.
L’INTESA – Assist al bacio di Insigne, dicevamo, e goal di Callejón. I due sono riusciti a ricomporre un tandem che soprattutto lo scorso anno ha fatto le fortune del Napoli, quasi sempre con lo stesso meccanismo: accentramento palla al piede di Insigne e cross per il taglio al bacio del numero 7. Celebre un goal avvenuto con modalità simili, rifilato lo scorso anno alla Juventus. La coppia è stata ricomposta, con la speranza che Lorenzinho e Calletì possano aiutare la truppa partenopea a raggiungere gli obiettivi stagionali.
DIVERSI – Un’alleanza favorita probabilmente dalle caratteristiche dei due interpreti: il talento di Frattamaggiore preferisce accentrarsi palla al piede, lo spagnolo invece attaccare gli spazi alle spalle della difesa. I due in senso calcistico si completano a vicenda, malgrado le loro caratteristiche così differenti, anche in fatto di numeri, specialmente dal punto di vista realizzativo: dieci reti per lo spagnolo, una sola per il napoletano, decisamente non favorito dai cinque mesi di stop. L’unica rete è datata 5 ottobre, contro il Torino. In quella partita, il 24 servì anche uno splendido assist a – guarda caso – Callejón. Un segno del destino, nella speranza che già dal prossimo match possa tornare a segnare e magari a mandare nuovamente in rete il compagno di reparto.
FUTURO – L’alleanza è ristabilita. Ora tocca dare continuità alla prestazione contro la Fiorentina. Callejón ne ha bisogno, così come Insigne e anche il Napoli. Il momento è opportuno per uscire dalla crisi, e lasciarsi alle spalle il buio. Il tandem è di nuovo in gioco, e vuole aiutare il contingente di Benitez a centrare l’Europa League e – perché no – anche il terzo posto.
Vittorio Perrone
(Twitter @pervi97)
Articolo modificato 14 Apr 2015 - 00:39