“”È un Corrado Ferlaino scatenato ma anche emozionato quello che si è concesso ai microfoni di “Tiki Taka” su Italia 1, raccontando interessantissimi aneddoti ai tempi in cui era lui il presidente del club partenopeo. Il numero 1 del Napoli degli scudetti ha ricordato gli anni d’oro del club, il rapporto con Diego Armando Maradona, ha parlato della situazione attuale dei partenopei e non ha tralasciato di dare una frecciatina ad alcuni tifosi sempre ostili nei suoi confronti. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli: “Mi auguro che il Napoli faccia bene ed arrivi sempre più in alto, a tal punto spero che la Juve vinca presto lo scudetto, cosicché alla penultima giornata (quando ci sarà Juventus-Napoli, ndr) possano lasciare qualcosina agli azzurri. Chi mi piacerebbe vedere sulla panchina del Napoli? Benitez mi piace, anche se a dire il vero farei di tutto per prendere Conte. È un allenatore che mi piace tantissimo”.
CAMPIONATO. “Contro la Fiorentina il Napoli ha giocato bene anche se probabilmente i viola ci hanno messo del loro, come in occasione del gol di Mertens quando il difensore (Richards, ndr) è arretrato costantemente non andando mai a chiudere. Non ho condiviso neanche alcune scelte di Montella, ad esempio giocare con così tanti centrocampisti e non mettere una punta di ruolo a mio avviso ha favorito il Napoli, ma magari sono io che non capisco nulla…
LO SFOGO. “Cosa voleva dire De Laurentiis parlando di “Napoli città rapace e piena di distrazioni”? Sinceramente non so a cosa alludesse, probabilmente se ha detto certe cose è perché lui sa qualcosa che noi non sappiamo. Il comunicato che però ha diramato poche ore dopo credo sia dovuto al fatto che i calciatori si siano lamentati e parecchio arrabbiati per le accuse del presidente”.
RICORDI. “Una delle gare più belle della storia del Napoli credo sia quella di Stoccarda quando vincemmo la Coppa Uefa, più di metà stadio era azzurro e molti non erano neanche napoletani, avevamo unito sotto la nostra bandiera tutti gli italiani di Germania. Eppure non sono sempre stato amato dai tifosi, gli Ultras ad esempio sia prima che dopo lo scudetto mi hanno messo varie bombe sotto casa. La verità è che alcuni personaggi estremi non amano il Napoli e non lo hanno mai amato. Gli Ultras sanno soltanto odiare”.
EL PIBE. “Maradona? È stato senza ombra di dubbio il più grande calciatore di tutti i tempi, ma oltre ad essere un grande giocatore aveva un carattere vincente che trasportava la squadra. Infatti anche in altri anni abbiamo rischiato di vincere lo scudetto, però ci mancava lo spirito vincente che solo lui è riuscito a portare. E se spesso fuori dal campo faceva il “birbantello” chi se ne fregava, lui ci faceva vincere”.
IL FALLIMENTO. “Purtroppo quello è stato anche l’inizio dei guai del Napoli. Allora non esistevano le pay-tv, non c’erano tutti questi soldi per le società. Gli unici incassi arrivavano dal botteghino e non è che ci si facesse granché, basti pensare che noi guadagnavamo 20 miliardi e ne dovevamo spendere 35 soltanto per gli ingaggi dei calciatori. Era chiaro che prima o poi il Napoli sarebbe crollato“.