Una domenica di felici ritrovamenti rigenera e carica il Napoli in vista dell’Europa League

Come un trattamento rigenerante dopo un intenso periodo di stress. Si può riassumere così per il Napoli la vittoria interna contro la Fiorentina. Nel caldo pomeriggio domenicale del San Paolo gli azzurri hanno smesso il triste abito indossato nelle ultime uscite per mostrare la propria veste migliore. Un successo che scaccia via i fantasmi di una crisi che stava assumendo contorni preoccupanti e che permette all’ambiente tutto di tirare una grossa boccata d’ossigeno.

FELICI RITROVAMENTI – Tutto è girato per il verso giusto. Benitez ritrova il gioco, in netta ripresa, il risultato, che non è mai un dettaglio, ma soprattutto i suoi uomini chiave. Mertens si è confermato in un ottimo stato di forma. Il belga, anche nelle uscite più opache degli azzurri, aveva comunque mostrato vivacità. Una verve consolidata con lo splendido gol che ha aperto le marcature contro i viola. Conferme, preziose, ma in particolare felici ritrovamenti in una squadra tornata alla vittoria dopo quasi due mesi. Callejon, Hamsik e Insigne sono il dipinto vivido di un Napoli che ha tirato su la china. 

DOVE ERAVAMO – Il tempo di prendere le misure e riacquistare confidenza con il campo. Scampoli di partita per carburare minuti e preparare l’esplosione. Finalmente. Il pubblico di Fuorigrotta ha rivisto la gioia sul viso di Insigne che di partita in partita sta mostrando miglioramenti e fame di ritornare in cima. L’assist sublime per Callejon è un film già visto tante volte, al San Paolo e non, ma che di certo non stanca i tifosi. Una pellicola che mancava da troppo tempo, così come il nome dello spagnolo sul tabellino dei marcatori. Il solito taglio, il passaggio giusto, il gol e il malumore scrollato letteralmente di dosso. A suggellare una perfetta congiunzione astrale è arrivato anche il gol di Hamsik. Il capitano azzurro, nonostante l’ennesima panchina, è subentrato con la giusta concentrazione facendosi trovare pronto e anche lui, così come Callejon, ha ritrovato la smarrita via del gol con il proprio marchio di fabbrica: dal taglio per lo spagnolo, all’inserimento per lo slovacco. Esultanza rabbiosa e fare da vero trascinatore.

UN FUOCO DA ALIMENTARE – Ma se una rondine non fa primavera, una sola prestazione convincente non basta per considerarsi completamente fuori dalla tempesta quando alle porte c’è il match che, a conti fatti, può valere una fetta enorme di stagione. Il Wolfsburg è il vero banco di prova del Napoli, in tutti i sensi. E non sarebbe potuto arrivare in un momento tanto significativo; entusiasmo per la vittoria ma mente e gambe che ancora non hanno messo da parte quello che per gli azzurri era stato ribattezzato “il marzo nero” ma che si è protratto fino ad aprile inoltrato. La squadra si è ricompattata e lo si è visto dagli atteggiamenti. Benitez lo sa ed anche per questo ha fatto sì che la squadra si allenasse anche ieri, in quello che sarebbe dovuto essere un giorno libero.

Negli occhi degli azzurri si è rivisto quel fuoco che latitava da tanto, troppo tempo. Un fuoco che va assolutamente alimentato e che deve rappresentare il simbolo della rinascita partenopea. Già a partire da giovedì.

Antonio Allard (Twitter: @antonioallard1)

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